Alzi la mano chi non ha mai pensato di “parlare” con la propria auto (quanti ne ha rovinati, “KITT” della serie TV anni ’80)? Certo, vi parlo di veicoli autonomi che comunicano con pedoni e altri conducenti, ma non come credete.
Waymo, la società di veicoli autonomi di Alphabet, ha sviluppato un sistema di comunicazione che usa display a LED sul tetto delle auto per inviare ai pedoni messaggi chiari e inequivocabili. Diventerà uno standard?
Comunicazione terziaria, un nuovo linguaggio stradale
Col tempo (e in un percorso con alti e bassi) i conducenti umani hanno sviluppato diversi segnali non verbali per comunicare le loro intenzioni. Cenni del capo, saluti con la mano, cose del genere. I veicoli autonomi di Waymo non hanno né mani né occhi: come faranno a “parlare” con il mondo esterno?
Waymo ha introdotto quello che chiama “comunicazione terziaria”: un sistema che sfrutta i display a LED sul tetto delle loro auto Jaguar I-Pace per inviare due tipi di messaggi. Uno per i pedoni e uno per gli altri conducenti.
Auto-semafori per la strada?
Giammai, dice Orlee Smith, senior product manager presso Waymo. “Non vogliamo fare i vigili urbani, dare ordini ai pedoni o intimidire i conducenti umani”. Lo spero bene.
Di certo il “linguaggio” adottato sarà molto più garbato. I veicoli autonomi di Waymo mostreranno rettangoli grigi e bianchi che cambiano posizione per indicare ai pedoni che l’auto sta cedendo il passo. Prego, via libera, non vi investiremo, amici pedoni. Per i conducenti che seguono, invece, un simbolo pedonale giallo segnala la presenza di un pedone in attraversamento.
Ma non è tutto: Waymo sta anche sperimentando allarmi audio esterni per comunicare con i soccorritori e per fornire ulteriori dettagli sulle manovre dell’auto, come una deviazione imprevista.
Un linguaggio universale per i veicoli autonomi, o poveri pedoni
I veicoli autonomi, partiti in veste di robotaxi in alcune città (negli USA, in Cina e altrove) saranno sempre più diffusi. Se ogni azienda iniziasse a utilizzare i propri simboli e segnali, potremmo trovarci di fronte a un vero e proprio caos epistemologico. Una Babele per i pedoni, a dirla in breve. Waymo sta spingendo per standardizzare i modelli di luce, i suoni e i simboli in tutta l’industria, ma ovviamente, occorrerà mettere d’accordo anche altre aziende, come Cruise e Zoox.
La strada verso una comunicazione efficace e universale è ancora lunga. Non fatela facile: non basta suonare il clacson.