E se la realtà fosse una sorta di codice informatico, se fossimo tutti personaggi di un videogioco avanzato? Questa è la provocante domanda posta dal Dr. Melvin Vopson, fisico all’Università di Portsmouth.
Basandosi su nuove scoperte nel campo della fisica dell’informazione, Vopson suggerisce (qui, se volete approfondire) che potremmo effettivamente vivere in una simulazione computerizzata, e non è solo un esercizio filosofico, ma una teoria sostenuta da leggi fisiche.
L’incredibile teoria dell’universo come simulazione
Prima di tutto, facciamo un passo indietro. L’idea che la realtà potrebbe essere una simulazione non è nuova. Tralasciando i numerosi studi sul tema (ad esempio questo, oppure questo) anche “popstar” come Elon Musk hanno affermato che le probabilità che viviamo nella “realtà di base” sono miliardi a uno.
Oggi, il fisico di Portsmouth porta questa teoria a un nuovo livello, sostenuta da una legge della fisica appena scoperta.
Signore e signori: l’infodinamica
Ho parlato lo scorso anno del pensiero di Vopson cercando di rendere semplice la sua base teorica. Se volete, potete rispolverare tutto da questo articolo.
La teoria di Vopson appartiene al campo dell’informazione fisica, che vede la realtà come fatta fondamentalmente di unità essenziali di informazione. Le ricerche del fisico fatte nel 2022 hanno portato alla scoperta di una nuova legge della fisica che può prevedere mutazioni genetiche negli organismi, compresi i virus.
Questa legge è basata sulla seconda legge della termodinamica, che stabilisce che l’entropia può solo aumentare o rimanere la stessa. Cosa succede mettendo insieme la fisica e la biologia?
Un fisico a caccia della “Matrix”
Sorprendentemente, la legge scoperta da Vopson potrebbe avere implicazioni non solo per la ricerca genetica ma anche per altri sistemi fisici e ambienti, inclusi la fisica atomica e la cosmologia. “Avevo la sensazione che questa rivelazione avrebbe avuto implicazioni di vasta portata in varie discipline scientifiche,” ha dichiarato il fisico. E a quanto pare è così. Non solo per lui, intendo.
La ricerca, ad esempio, fornisce intuizioni sul comportamento degli elettroni negli atomi multi-elettronici. Spiega fenomeni come la regola di Hund, rivelando che gli elettroni si organizzano per minimizzare la loro entropia informativa. Vopson aggiunge che il suo lavoro spiega anche la prevalenza della simmetria nell’universo. Nient’altro?
Verso la conferma empirica?
Sono necessarie ulteriori ricerche empiriche per testare l’ipotesi. Vopson pensa a un possibile percorso sperimentale che potrebbe confermare la quinta fase della materia nell’universo, utilizzando collisioni particella-antiparticella.
Se la teoria di Vopson fosse corretta (riformulo: se mai riuscissimo a dimostrare che lo è) potremmo dover rivedere tutto ciò che sappiamo sulla realtà. È un campo che sembra appartenere alla fantascienza, ma è anche una possibilità scientifica. E se fossimo davvero in una simulazione, cosa faremmo?
Mentre ci pensiamo, forse è il momento di iniziare a pensare a come “hackerare” questa, di realtà, per un futuro migliore.