La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo: Sam Altman, volto noto e pioniere nel campo dell’intelligenza artificiale, non è più il CEO di OpenAI. La decisione, presa dal board dell’azienda, viene a seguito di non precisati “problemi nella comunicazione” di Altman con il board stesso. Al momento Mira Murati assume le redini dell’azienda come CEO ad interim, aprendo un nuovo capitolo nella storia di OpenAI.
Una svolta inattesa
L’allontanamento di Sam Altman rappresenta un punto di svolta clamoroso per OpenAI, la società che ha avuto al momento il più profondo impatto nel settore dell’IA. La visione e la leadership di Altman hanno guidato l’azienda attraverso diverse fasi di crescita, culminate con il lancio di ChatGPT, un prodotto che ha rivoluzionato il modo in cui pensiamo e interagiamo con l’intelligenza artificiale.
Il comunicato di OpenAI, che al momento non chiarisce nulla, ha evidenziato che la decisione di rimuovere Altman dal suo ruolo è stata il risultato di una “revisione deliberativa” del board, “influenzato negativamente” nella capacità di esercitare le sue responsabilità. Può voler dire tutto e niente.
Anche Mira Murati, che ora guida OpenAI come CEO ad interim, è ben nota nell’ambito dell’AI per il suo acume tecnologico e le sue capacità di leadership. La sua nomina rappresenta un momento cruciale per l’azienda, che si appresta a navigare in una nuova fase di transizione. Ci saranno contraccolpi per i progetti in corso? Non più tardi di poche ore fa (e chissà se c’è un nesso tra gli eventi) proprio Sam Altman annunciava lo sviluppo in corso di GPT-5, un modello dalla potenza al momento non immaginabile.
La partenza di Altman non è l’unica novità in casa OpenAI: anche il co-fondatore Greg Brockman si è dimesso dalla carica di presidente del board, pur rimanendo all’interno dell’azienda.
Licenziamento di Sam Altman, le reazioni
Quasi inutile dire che l’annuncio della detronizzazione di Sam Altman ha suscitato una serie di reazioni nel settore tecnologico. Molti hanno espresso sorpresa e curiosità riguardo al futuro di OpenAI, specie in un momento in cui la concorrenza nel campo dell’AI è più accesa che mai. Microsoft, che ha investito miliardi in OpenAI, ha riaffermato il suo impegno a lungo termine nei confronti dell’azienda, sottolineando la fiducia nella nuova leadership di Murati.
Solo il tempo ci chiarirà le cause di questo scossone: le conseguenze, invece, iniziano già da oggi.