La tecnologia avanza a passi da gigante, e la scienza medica non è da meno. La paralisi, una condizione con diverse cause, toglie mobilità e indipendenza a 100 milioni di persone in tutto il mondo. Ora è al centro di ricerche innovative che mirano a ripristinare quello che una volta sembrava perduto. Ecco quattro soluzioni all’orizzonte che sembrano molto promettenti.
Northwell Health: microchip “anti paralisi”
Presso Northwell Health, un gruppo di ricercatori ha compiuto passi da gigante. In uno studio pionieristico, hanno impiantato microchip nel cervello di un uomo paralizzato. Grazie all’IA sono riusciti a ricostruire le connessioni tra il cervello, il midollo spinale e il corpo del paziente, restituendo sensazioni e movimento al braccio e alla mano dell’individuo. Non è solo una speranza per coloro che soffrono di paralisi, ma una finestra su come l’IA e la tecnologia possono essere usate per superare sfide mediche apparentemente insormontabili. Apparentemente.
Battelle: dal cervello al muscolo
L’organizzazione di ricerca Battelle ha adottato un approccio leggermente diverso. Usando un impianto cerebrale e una sorta di “manicotto” con elettrodi posizionato sull’avambraccio, il team è stato in grado di stimolare i muscoli necessari per ripristinare il movimento del braccio di un paziente con paralisi.
Questa tecnologia (trovate qui lo studio) produce risultati da quasi 3 anni. E porta la luce su come la connessione diretta tra il cervello e i muscoli può essere riattivata, offrendo una nuova speranza per il ripristino della mobilità.
Passi avanti con l’interfaccia cervello-computer
L’integrazione di un’interfaccia cervello-computer con un impianto spinale (strada percorsa anche da Neuralink, la startup di Elon Musk) ha già mostrato risultati straordinari, permettendo a un paziente paraplegico di camminare nuovamente. Questo traguardo, pubblicato lo scorso maggio sulla rivista scientifica Nature, mostra come la combinazione di diverse tecnologie possa offrire soluzioni rivoluzionarie per il trattamento della paralisi.
ONWARD: segnali dal futuro
La compagnia olandese ONWARD sta portando la tecnologia degli impianti cerebrali a un nuovo livello. I ricercatori hanno sviluppato un dispositivo che raccoglie i segnali provenienti da un impianto cerebrale e li utilizza per stimolare il midollo spinale di un paziente paralizzato, restituendo così il movimento perduto. Questa invenzione (potete approfondirla qui) rappresenta un altro passo in avanti verso un futuro in cui la paralisi potrebbe diventare una condizione trattabile. Se non addirittura reversibile.
Tecnologia VS Paralisi, partita aperta
La strada verso il recupero della mobilità per i pazienti paralizzati è ancora lunga, ma con queste innovazioni tecnologiche, il futuro sembra molto più luminoso. La promessa di una vita indipendente non è più un sogno lontano, ma una possibilità tangibile che si sta avvicinando sempre di più alla realtà. Le implicazioni di queste tecnologie vanno oltre il semplice ripristino della mobilità, proponendo una nuova era di autonomia e speranza.