Pensavamo di aver chiuso il bilancio di questo incredibile anno per l’archeologia, pieno di scoperte capaci di farci riscrivere i libri di storia. Ci sbagliavamo: c’è ancora una sorprendente novità, e arriva dalle Ande.
Gli ultimi reperti ritrovati mostrano che l’uso dell’arco è molto più antico di quanto precedentemente creduto. La scoperta, che “retrodata” l’arcieria a 5.000 anni fa, ridefinisce la storia delle civiltà andine e apre nuove prospettive sulle pratiche di caccia e di guerra di questi popoli antichi.
La scoperta
Recenti scavi nelle Ande hanno portato alla luce, come detto, reperti significativi che testimoniano l’uso dell’arco già 5.000 anni fa. Il luogo è sul bacino del Lago Titicaca: lí gli antropologi hanno scoperto tutto, attraverso l’analisi di 1.179 punte di freccia.
La scoperta è stata fatta da un team internazionale di archeologi, che ha analizzato attentamente gli strumenti e i resti ritrovati, e contraddice tutte le precedenti teorie, che situavano l’introduzione dell’arcieria in queste regioni in un periodo molto più recente. Vi linko qui il paper.
Questa scoperta ha profonde implicazioni per la comprensione della cultura andina antica. L’uso dell’arco suggerisce un alto livello di abilità tecnica e organizzativa, oltre a fornire nuove intuizioni sulle strategie di caccia e di combattimento di queste popolazioni. Inoltre, ciò potrebbe indicare un’interazione più precoce tra diverse culture e civiltà, dato che l’arco era uno strumento diffuso in varie parti del mondo.
Tecnologie e metodi di ricerca
Il team dei ricercatori ha utilizzato tecnologie avanzate per datare e analizzare i reperti. Tra queste, la spettrometria di massa e la radiografia digitale hanno giocato un ruolo cruciale nell’identificazione dell’età e della composizione dei materiali.
Questi metodi, sempre più determinanti, hanno permesso di ottenere una stima accurata dell’età degli oggetti e fornito preziosi dettagli sulla fabbricazione e utilizzo.
Non è la prima volta che in questo 2023 una scoperta riscrive la storia di un’area. In questo caso, fornisce prove concrete di un’abilità tecnologica avanzata molto prima di quanto si pensasse, dimostrando che le civiltà andine avevano sviluppato competenze sofisticate in un’epoca in cui molte altre culture stavano ancora emergendo.
Arco sulle Ande: conclusioni e riflessioni
La scoperta dell’uso dell’arco nelle Ande 5.000 anni fa è un promemoria del fatto che la storia è un campo in continuo aggiornamento, dove nuove scoperte possono ribaltare le teorie consolidate.
Questo dimostra l’importanza della ricerca archeologica nel riscrivere continuamente la nostra comprensione del passato. Nel 2024 emergeranno altre nuove e affascinanti storie, e getteranno luce su aspetti della storia umana finora sconosciuti o mal interpretati.