Un team dello Shanghai Ship and Shipping Institute sta aprendo nuove frontiere nel settore marittimo. I ricercatori cinesi hanno proposto un rivoluzionario sistema di “oscillatori ondulatori” che non solo trasforma le navi in potenti generatori di energia rinnovabile grazie al movimento delle onde, ma promette anche di migliorare la sicurezza in mare.
Il dispositivo, perfettamente integrato sotto il ponte di una nave mercantile, rispetta lo spazio di carico ma sfrutta in modo geniale le energie naturali del mare. Come funziona? Vediamo con calma.
Energia dalle onde: un’idea galleggiante
L’idea alla base di questa innovazione è sorprendentemente semplice ma estremamente efficace. Le navi, percorrendo i mari, sono costantemente in movimento a causa delle onde. Questo movimento, spesso visto come un disagio o un pericolo, è stato rivisto dai ricercatori come una preziosa fonte di energia rinnovabile.
In breve? Gli oscillatori proposti sfruttano i movimenti verticali e orizzontali della nave, trasformando l’energia cinetica delle onde in energia elettrica.
Il sistema è costituito da un telaio fissato saldamente alla nave, con un corpo oscillatore che può muoversi lungo il telaio, una molla per sospendere l’oscillatore e un cilindro idraulico collegato al fondo dell’oscillatore. Questa configurazione permette all’oscillatore di muoversi in risposta ai movimenti del mare, pompando olio attraverso un dispositivo di prelievo di potenza idraulico per generare energia.
Una mano alla decarbonizzazione marittima
La proposta degli oscillatori ondulatori arriva in un momento cruciale, in cui il settore marittimo sta affrontando immense sfide nella corsa alla decarbonizzazione. Una corsa che aguzza l’ingegno, portando anche a soluzioni nuove per utilizzare elementi naturali (come nel caso del vento). Questa tecnologia non solo offre una fonte di energia rinnovabile ma aiuta anche a ridurre la dipendenza dei motori delle navi dai combustibili fossili, spingendo l’industria verso un futuro più verde.
Oltre alla generazione di energia, questo sistema offre un ulteriore vantaggio: agisce come un ammortizzatore per i movimenti della nave. Riducendo il rollio, il beccheggio e l’imbardata, gli oscillatori possono migliorare significativamente la sicurezza in mare, specialmente in condizioni meteorologiche avverse con onde elevate.
Prospettive future
La ricerca, pubblicata sulla rivista Renewable Energy (ve la linko qui), è ancora nelle sue fasi iniziali. I ricercatori hanno condotto diversi test di simulazione per affinare il design e ottimizzare l’efficienza. Il prossimo passo sarà il test in una vasca di onde, un passaggio cruciale per valutare la fattibilità pratica e l’efficienza energetica del sistema in condizioni reali.
L’approccio innovativo degli oscillatori ondulatori rappresenta una promettente rivoluzione nel campo dell’energia rinnovabile e della sicurezza marittima. Con la giusta implementazione e ulteriori sviluppi, questa tecnologia potrebbe rendere le navi più autosufficienti dal punto di vista energetico, ma anche dare un contributo significativo alla lotta contro il cambiamento climatico, aprendo la strada a un futuro marittimo più sostenibile e sicuro.