Un’intuizione sorprendente emerge dalla ricerca sulla vita marina: i delfini possiedono un ‘sesto senso’ che consente loro di rilevare campi elettrici. La scoperta, frutto del lavoro dei ricercatori dell’Università di Rostock e del Nuremberg Zoo, illumina aspetti nascosti dell’ecologia dei delfini e suggerisce che il loro famoso senso di ecolocazione sia solo parte di un complesso “arsenale” sensoriale.
I delfini e la percezione dei campi elettrici
Il mondo sottomarino è un teatro di fenomeni straordinari, e i delfini, con la loro intelligenza e abilità, hanno sempre suscitato un interesse particolare. È noto che questi intelligentissimi mammiferi utilizzino l’ecolocazione per navigare e cacciare in acque oscure, ma la recente ricerca rivela una capacità ancora più affascinante: la sensibilità ai campi elettrici.
Dolly e Donna, due delfini bottlenose ospitati al Nuremberg Zoo, sono stati al centro di questa ricerca rivoluzionaria. Gli scienziati hanno scoperto che i delfini sono in grado di percepire campi elettrici estremamente deboli, un’abilità precedentemente osservata solo in poche altre specie, come l’ornitorinco. Questa sensibilità ai campi elettrici viene mediata dai cosiddetti ‘vibrissal crypts’, piccole aperture sul muso dei delfini, tracce dei bulbi piliferi (veri e propri baffi che hanno alla nascita, e poi cadono). Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Experimental Biology .
La tecnica di foraging dei delfini
Interessante è il modo in cui questa scoperta si collega alla tecnica di foraging dei delfini, nota come ‘crater feeding’. Di cosa si tratta? Presto detto. I delfini spesso si immergono nel fondo sabbioso per catturare prede nascoste, una strategia che si pensava fosse guidata principalmente dall’ecolocazione.
Questa nuova comprensione della loro sensibilità elettrica suggerisce che i delfini potrebbero usare questa capacità per rilevare le prede attraverso la percezione di campi elettrici anche deboli. Sempre più sorprendenti!
L’importanza dell’elettroricezione
Questa abilità dei delfini di percepire campi elettrici apre nuove prospettive sulle loro strategie di caccia e sulla loro interazione con l’ambiente marino. Potrebbe anche offrire spunti sulla loro navigazione e orientamento, in relazione al campo magnetico terrestre.
Serviranno naturalmente altre ricerche per comprendere appieno come i delfini utilizzino questa capacità nel loro ambiente naturale, ma questa scoperta rappresenta un significativo passo avanti nella nostra comprensione dei sensi dei mammiferi marini. Continueremo a esplorare le profondità degli oceani, svelando i segreti di queste creature affascinanti e intelligenti. E magari (in un futuro lontano) ci potremo anche parlare.