Investire il proprio denaro è sempre una buona idea per accrescere il proprio patrimonio e provare a vivere il futuro più serenamente, almeno dal punto di vista finanziario. Si tratta di una scelta piuttosto coraggiosa, considerata la situazione economica del Paese e le scelte messe in campo per fare fronte a varie problematiche.
Sebbene azioni e obbligazioni rappresentino ancora forme di investimento comuni e ci siano altri “porti sicuri” in cui rifugiarsi, esistono anche delle alternative da prendere in considerazione in questo nuovo anno appena iniziato.
L’inflazione e i nuovi rincari
Nel corso del 2023, l’inflazione ha rappresentato una sfida impegnativa per le economie globali. Molti paesi hanno registrato notevoli aumenti dei prezzi dei beni e dei servizi, con conseguenze tangibili sui consumatori e sulle imprese. A portare a questa situazione sono stati diversi fattori, ma sono stati soprattutto l’aumento dei costi di produzione, la scarsità delle materie prime e le interruzioni delle catene di approvvigionamento a fare la differenza.
Le politiche monetarie adottate dalle banche centrali hanno svolto un ruolo cruciale nella gestione di questa inflazione. L’UE ha aumentato progressivamente ma significativamente i tassi di interesse per ridurre la domanda e frenare l’aumento dei prezzi, ma questa misura ha messo a dura prova consumatori e imprese, ancora in attesa che la situazione si normalizzi. Cosa che probabilmente accadrà nel 2024, ma c’è un altro ostacolo da superare: i rincari previsit per il nuovo anno.
Assicurazioni, autostrade, telefonia e l’applicazione dell’IVA al 22% alla bolletta del gas. Per i consumatori non c’è davvero pace. Ma, per chi ha modo e anche un po’ di coraggio, le opportunità di investimento non mancano. La domanda da porsi è se conviene percorrere sentieri già ampiamenti battuti o se vale la pena buttarsi in investimenti meno comuni, ma promettenti.
Criptovalute
Le criptovalute rappresentano un investimento innovativo, anche se non sono certo strumenti nuovi. La nascita del Bitcoin, infatti, la prima nella storia e la regina di tutte le criptovalute, risale ormai al 2009. Da allora, le monete virtuali si sono moltiplicate, sorrette da progetti più o meno utili e all’avanguardia, ma comunque anche molto diversi.
Investire in criptovalute, pur comportando alcuni importanti rischi legati all’elevata voltailità dei prezzi, porebbe portare rendimenti significativi. L’importante è fare le dovute ricerche per capire quali sono le crypto su cui investire 2024, rimanere sempre aggiornati perché il mercato è molto dinamico e investire solo ciò che ci si può permettere di perdere. Anche un portafoglio diversificato può fare una certa differenza.
Bitcoin ed Ethereum hanno guadagnato molta popolarità negli ultimi anni e, dopo un periodo piuttosto incerto, stanno registrando valori molto incoraggianti, a conferma della reale reddività di questa forma di investimento. Inoltre, quest’anno è previsto il prossimo halving di Bitcoin, un’importante diminuzione dell’offerta che continuerà a far parlare a lungo di questa moneta virtuale anche nel 2024.
Start-up e piccole imprese
Investire in start-up o in piccole imprese è sicuramente una scelta alternativa ma anche potenzialmente remunerativa. Le start-up nascono spesso per dare spazio all’innovazione e alla crescita e gli investitori che riescono a fiutare progetti potenzialmente vincenti possono ottenere rendimenti significativi.
Potresti pensare di diventare un angel investor o investire attraverso le piattaforme di crowdfunding. In quest’ultimo caso l’impresa è più rischiosa, ma è anche vero che si ha modo di accedere ai dettagli dei vari investimenti disponibili e scegliere quello che sembra più promettente. Quello nelle start-up non può essere ritenuto, tuttavia, un investimento estremamnete sicuro, in quanto molte di queste realtà non sopravvivono già dopo pochi anni dalla loro nascita.
Le piccole imprese, d’altra parte, svolgono un ruolo cruciale per l’economia del Paese, dando un notevole contributo alla creazione di posti di lavoro e alla promozione della concorrenza. Investire in queste realtà – più solide rispetto alle start-up – potrebbe rivelare piacevoli sorprese nel lungo termine.
La soluzione più addatta a contrastare eventuali rischi è un portafoglio diversificato che comprenda start-up e piccole imprese. Tuttavia, è importante effettuare ricerche approfondite prima di investire, valutando attentamente il modello di business, il team di gestione e il potenziale di crescita. La consulenza di esperti finanziari può essere fondamentale per la mitigazione dei rischi e la massimizzazione delle opportunità.
Arte e oggetti da collezione
Oggetti da collezione come opere d’arte, auto d’epoca o monete rare possono costituire un investimento alternativo e tangibile, anche se il rendimento è spesso difficile da prevedere. Il valore di queste opere ed oggetti spesso si apprezza nel tempo e bisogna attendere prima di raccogliere i frutti di questa scelta.
L’arte, in particolare, sta attirando gli investitori, soprattutto nell’ottica di un’estrema diversificazione del portafoglio. Tuttavia, quello dell’arte è un mercato complesso e può essere influenzato da fattori soggettivi come le tendenze e le preferenze del momento.
Gli oggetti da collezione, come monete antiche, fumetti rari o giocattoli vintage, possono anch’essi offrire interessanti opportunità di investimento, ma bisogna avere fiuto.
Prima di investire in arte e oggetti da collezione, insomma, è opportuno fare ricerche approfondite e magari chiedere la consulenza di un esperto. Questa soluzione può rivelarsi vincente nell’ambito di una strategia di diversificazione.
Investimenti green e sostenibili
Il futuro è sicuramente e necessariamente green e sostenibile, ecco perché investire in aziende che fanno ricerca e innovazione in questo campo sarà uno dei trend del 2024. Si può puntare sulle aziende che si concentrano sulle rinnovabili, sulle tecnologie a basso impatto o sui prodotti eco-compatibili.
Sono queste le imprese che stanno attirando l’attenzione degli investitori. Da tenere in considerazione anche il settore plant-based, quello del cibo vegetale per intenderci, la vegan economy o la carne sintetica. In tutti questi casi, si darebbe una mano al pianeta senza mettere da parte i propri interessi.
Peer-to-Peer Lending
Il Peer-to-Peer Lending (P2P) sta rivoluzionando il modo di accedere al credito. Questa pratica finanziaria decentralizzata consente agli individui di prendere in prestito o prestare denaro senza passare per l’intermediazione delle istituzioni finanziarie tradizionali. I prestiti avvengono direttamente tra le persone, attraverso piattaforme online, e a condizioni più flessibili e tassi di interesse più competitivi.
Questo modello, oltre a rendere la procedura di finanziamento più dinamica, consente agli investitori di sostenere progetti (a fronte del pagamento dei tassi di interesse) e agli imprenditori di accedere a capitali senza l’intermediazione di banche.
Il peer-to-peer lending può essere un ottimo modo per diversificare il proprio portafoglio, ma è essenziale valutare attentamente i rischi legati a questa forma di prestito e di investimento.
Meglio optare per un investimento più “tradizionale”?
Le opportunità di investimento meno comuni e più coraggiose da cogliere nel 2024 non mancano, ma esistono anche delle alternative per chi non se la sente di battere sentieri sconosciuti.
Il settore immobiliare, ad esempio, è sempre stato e continua ad essere un porto sicuro, anche se il capitale necessario è decisamente più importante. Un altro investimento solido è quello nei metalli preziosi, soprattutto l’oro, un evergreen il cui valore resta praticamente immutato nel tempo, data la sua scarsità. Infine, nel 2024 si continuerà ad investire in BOT, BPT, obbligazioni e buoni fruttiferi postali.
Insomma, le opzioni non mancano, sia per i tradizionalisti che per gli innovatori. L’importante è informarsi adeguatamente e fare le dovite ricerche. Infine, quando si tratta di investimenti, diversificare è sempre una buona idea.