Nel suo ultimo annuncio, Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha sorpreso il mondo tecnologico con la dichiarazione di voler investire in modo significativo nello sviluppo di un’intelligenza artificiale generale (AGI) e di renderla Open source.
Questa sua intenzione ha fatto davvero saltare sulla sedia più di un esperto del settore, scatenando un’ondata di reazioni scettiche e preoccupate. Perché?
AGI Open Source: mossa rivoluzionaria o pericolosa?
Zuckerberg, come detto, ha dichiarato che l’AGI sviluppata da Meta sarà accessibile agli sviluppatori e al pubblico, consentendo a chiunque di utilizzare e adattare questa tecnologia. La natura open source di un sistema così avanzato come l’AGI, però, solleva serie questioni sulla sicurezza e sulla regolamentazione.
Dame Wendy Hall, professore di informatica all’Università di Southampton e membro del comitato consultivo delle Nazioni Unite sull’AI, ha descritto la prospettiva dell’AGI open source come “davvero spaventosa”, etichettando la mossa di Zuckerberg come irresponsabile.
È un po’ come dare alle persone i piani per costruire una bomba nucleare
Dame Wendy Hall
Interviste e reazioni: il mondo risponde
Il dibattito sull’AGI open source non è solo teorico. Dr. Andrew Rogoyski dell’Università di Surrey ha espresso preoccupazioni simili, sottolineando che decisioni di questa portata non dovrebbero essere lasciate nelle mani di una singola azienda tecnologica. Questi commenti evidenziano la crescente necessità di un consenso internazionale e di un’attenta regolamentazione in un campo così potente e influente come l’intelligenza artificiale.
Con il potenziale di superare le capacità umane, l’AGI potrebbe sfuggire al controllo umano, soprattutto se diventa ampiamente accessibile con l’Open Source. Serve uscire rapidamente dall’incredulità su sistemi che apparivano impensabili solo fino a poco tempo fa. Abbandonare le opposte tentazioni di ‘benedire’ l’AI o di considerarla apocalittica, e semplicemente lavorare per moderare sia lo strumento in sé che il suo utilizzo.
Il futuro dell’IA e la responsabilità sociale
Zuckerberg naviga ancora una volta in acque inesplorate, e lo fa con la stessa entusiasta leggerezza sfoderata per il Metaverso. Mi auguro che si concentri sulla responsabilità sociale di Meta nel garantire che la sua AGI sia sviluppata e distribuita in modo sicuro e etico.
La storia ci ha insegnato che le innovazioni tecnologiche, sebbene portatrici di progresso, possono anche avere effetti collaterali negativi se non gestite correttamente. L’AGI “open source” di Meta porterà innovazione e progresso, o ci esporrà a rischi inimmaginabili? La risposta a queste domande plasmerà non solo il futuro della tecnologia, ma anche il corso della società umana.