Nel vortice di innovazioni tecnologiche che caratterizza il nostro tempo, un quesito diventa sempre più pressante: quali saranno i mestieri destinati a scomparire nel prossimo futuro?
L’avvento di tecnologie rivoluzionarie come l’intelligenza artificiale, l’e-commerce e le app per dispositivi mobili sta ridefinendo il panorama del lavoro, creando nuove opportunità e decretando l’obsolescenza di alcune professioni tradizionali. Entro il 2040, 5 mestieri/attività in particolare potrebbero subire un declino irreversibile, se non addirittura scomparire del tutto.
Quali sono questi mestieri?
E quali saranno le implicazioni per il mercato del lavoro e per le persone che vi operano? Analizziamo brevemente da vicino i 5 “campi” a rischio e le possibili conseguenze del loro declino.
1. Taxi: un servizio in declino
I taxi, un tempo l’unico mezzo di trasporto pubblico rapido e affidabile, hanno visto la loro popolarità crollare negli ultimi anni. L’ascesa di servizi di ride-sharing come Uber e Lyft ha offerto un’alternativa più economica, flessibile e comoda ai taxi tradizionali.
Conseguenze: Il declino del settore dei taxi ha messo a rischio il lavoro di migliaia di tassisti in tutto il mondo. Il futuro è fatto di licenze più flessibili ed economiche, e di alternative a guida autonoma. Nel prossimo decennio i tassisti “tradizionali” potrebbero diventare mosche bianche, o sparire del tutto.
2. Agenzie di viaggio: un intermediario superfluo
In passato, le agenzie di viaggio erano un punto di riferimento per la prenotazione di viaggi e vacanze. Tuttavia, la diffusione di siti web come Expedia, TripAdvisor e Booking.com ha reso superfluo il ricorso a un intermediario. I viaggiatori possono ora pianificare e prenotare autonomamente ogni aspetto del loro viaggio, confrontando prezzi e offerte in tempo reale.
Conseguenze: La disintermediazione del settore turistico ha portato alla chiusura di numerose agenzie di viaggio e al licenziamento di agenti di viaggio e personale addetto. Il prossimo futuro è una guida AI pervasiva e sempre al nostro fianco, pronta a consigliarci destinazioni, prenotare a nostro nome e tradurci parole e cartelli.
3. Editoria cartacea e mestieri correlati: sfida per la sopravvivenza
L’avvento di ebook e siti web di news ha portato a un calo drastico delle vendite di giornali, riviste e libri cartacei. La fruizione di contenuti digitali è ormai la norma, soprattutto tra le nuove generazioni.
Conseguenze: L’industria editoriale cartacea sta affrontando una profonda crisi che ha portato alla chiusura di molte testate giornalistiche e librerie. Giornalisti, editori e librai sono tra i mestieri più a rischio. In futuro i prodotti cartacei saranno un lusso raffinato, come un buon liquore. L’augurio è che la loro qualità sia degna del detto “pochi, ma buoni”.
4. Pubblicità cartacea: un investimento catastrofico
In passato, la pubblicità cartacea era uno strumento di marketing fondamentale per le aziende. Tuttavia, l’ascesa della pubblicità digitale ha reso la pubblicità cartacea un investimento molto, molto meno efficace. Le aziende possono ora raggiungere un pubblico più ampio e segmentato con campagne online a costi inferiori.
Conseguenze: Il declino della pubblicità cartacea ha portato alla decimazione e al ridimensionamento delle agenzie pubblicitarie di vecchio stampo e delle tipografie. Il prossimo futuro segnerà la totale estinzione per le prime, e la riduzione all’irrilevanza per le seconde.
5. Negozi al dettaglio: la concorrenza digitale
L’e-commerce ha favorito la crescita di colossi come Amazon, decretando il declino di molti negozi fisici, in particolare quelli di piccole dimensioni. I consumatori preferiscono ormai la comodità di acquistare online, potendo confrontare prezzi e ricevere i prodotti direttamente a casa in tempi sempre più rapidi.
Conseguenze: La chiusura di negozi al dettaglio ha portato alla perdita di posti di lavoro per commessi, cassieri, magazzinieri e altri addetti alle vendite. Il futuro vedrà il parziale recupero dei punti vendita come hub multiservizi, che entreranno parzialmente nello stesso indotto del commercio digitale.
Crollo dei mestieri: come affrontare la sfida della riqualificazione professionale
Da qui al 2040 chiuderanno tante industrie e porteranno con sé tanti mestieri. La chiave per adattarsi al cambiamento è la riqualificazione professionale. È necessario investire in corsi di formazione per acquisire nuove competenze nelle industrie in crescita, come l’informatica, la robotica, l’intelligenza artificiale e la cura della persona.
I governi possono svolgere un ruolo importante nel supportare la riqualificazione professionale attraverso:
- Finanziamenti per corsi di formazione: Borse di studio, voucher formativi e incentivi economici per le persone che decidono di riqualificarsi.
- Programmi di apprendistato: Collaborazioni con le aziende per creare percorsi di apprendistato che favoriscano l’apprendimento sul campo di nuove competenze.
- Centri di formazione: Investimenti nella creazione di centri di formazione moderni e accessibili, dotati di tecnologie all’avanguardia.
Anche le aziende possono contribuire alla riqualificazione professionale dei propri dipendenti. Possono farlo attraverso:
- Piani di formazione aziendale: Offerta di corsi di formazione in orario di lavoro per aggiornare le competenze dei dipendenti.
- Rimborso delle spese di formazione: Contributo alle spese sostenute dai dipendenti per la frequenza di corsi di formazione esterni.
- Mentorship e coaching: Affiancamento di tutor e coach per supportare i dipendenti nel processo di riqualificazione.
In conclusione, la riqualificazione professionale è una sfida collettiva che richiede il coinvolgimento di tutti gli attori sociali. Governi, aziende e individui devono collaborare per creare un sistema di formazione efficace e accessibile che permetta alle persone di adattarsi al cambiamento e di costruire un futuro lavorativo di successo.
E le competenze?
Oltre alla riqualificazione professionale, è importante sviluppare una serie di competenze trasversali che saranno sempre più richieste nel mercato del lavoro del futuro. Tra queste troviamo:
- Capacità di apprendimento continuo: La capacità di adattarsi a nuove tecnologie e di apprendere nuove competenze throughout the lifespan.
- Problem solving: La capacità di individuare e risolvere problemi in modo creativo e innovativo.
- Comunicazione efficace: La capacità di comunicare in modo chiaro, conciso e persuasivo.
- Lavoro in team: La capacità di collaborare con altri in modo efficace e raggiungere obiettivi comuni.
- Pensiero critico: La capacità di analizzare informazioni in modo critico e di prendere decisioni ponderate.
Sviluppando queste competenze, gli individui saranno in grado di affrontare con successo le sfide del mercato del lavoro del futuro e di costruire una carriera appagante e duratura.
Il futuro del lavoro è nelle nostre mani: plasmiamolo con la flessibilità dell’apprendimento continuo e la tenacia di chi sa reinventarsi.