Non è nella vastità di ciò che non interessa a chi preferisce altri argomenti. È in quella della Via Lattea che si cela un segreto in movimento: l’Onda di Radcliffe. Scoperta a poche centinaia di anni luce dal Sistema Solare, questa struttura ondulata e lunghissima rappresenta uno dei fenomeni più affascinanti e meno compresi del nostro vicinato cosmico. Formata da gas che dà vita a nuove stelle, l’Onda di Radcliffe oscilla attraverso la galassia in un movimento che ricorda il sinuoso percorso di un serpente cosmico. La recente ricerca, guidata da esperti dell’Università di Harvard, svela come questa struttura non sia fissa, ma vibrante di vita e movimento.
La scoperta dell’Onda di Radcliffe
Identificata nel 2020 grazie ai dati raccolti dalla missione spaziale Gaia dell’ESA, l’Onda di Radcliffe si estende per 9.000 anni luce lungo un braccio spirale della Via Lattea. Questa struttura, composta da gas formante stelle, si trova a soli 500 anni luce dal nostro Sistema Solare nel suo punto più vicino, una distanza relativamente breve in termini cosmici.
La ricerca guidata da Ralf Konietzka dell’Università di Harvard ha rivelato che l’Onda di Radcliffe non è semplicemente in orbita attorno al centro della galassia, ma oscilla come un’onda viaggiante. Utilizzando il moto delle stelle neonate all’interno dei gas dell’Onda, gli scienziati sono stati in grado di tracciare il movimento del gas natale, confermando che l’Onda effettivamente “ondeggia” attraverso la galassia.
Le implicazioni della scoperta
Il progetto Gaia ha rivoluzionato la nostra comprensione della Via Lattea, fornendo la mappa più accurata della galassia mai realizzata. Misurando con precisione la posizione tridimensionale delle stelle, Gaia ha permesso agli scienziati di scoprire e studiare nel dettaglio diverse strutture. Una tra queste è l’Onda di Radcliffe.
La comprensione del movimento di quest’onda apre nuove domande sulla dinamica galattica e la formazione stellare. La scoperta che questa struttura si muove indipendentemente dalla gravità della materia normale suggerisce che non sia necessario invocare la materia oscura per spiegare il suo comportamento. E allora cosa? C’è ancora da studiare, e tanto. Nel mentre, gli ultimi risultati pubblicati su Nature sono qui, se volete approfondirli.
Molti misteri circondano ancora l’Onda di Radcliffe: le cause del suo movimento ondulatorio, la frequenza di strutture come questa nella Via Lattea e in altre galassie, e il loro impatto sulla formazione stellare. Le future indagini promettono di svelare ulteriori segreti di queste onde cosmiche e di offrire nuove prospettive sulla struttura e l’evoluzione delle galassie.
