In futuro potreste salire su un bus e ritrovarvi dall’altra parte della città in meno tempo di quanto ne impiegherete adesso per leggere questo articolo. E senza andare per strada, ma per aria. È la promessa di Kelekona, l’audace startup di New York che vuole ridefinire i confini dei trasporti urbani.
Alla faccia dell’auto volante, nei trasporti urbani via cielo potrebbe spuntarla un bus
Quando pensavamo al futuro, spesso ci immaginavamo auto volanti sfrecciare tra i grattacieli, un po’ come in Blade Runner e altri. Eppure siamo nel 2024, e invece di auto volanti per il singolo impiegato in ritardo, abbiamo qualcosa che potrebbe far storcere il naso a chi detesta i mezzi pubblici: un bus volante. Sì, avete letto bene, un bus che vola. Ne parlammo anche qui., ma in pieno Covid la risonanza era molto ridotta.
E non un bus qualunque: un mezzo capace di trasportare 40 passeggeri, o (se preferite) 10.000 libbre di carico che, per chi si è perso le lezioni di conversione, sono circa 4540 kg.
Un progetto ambizioso che sfida le convenzioni dei trasporti urbani
Kelekona non si limita a proporre un’alternativa ai mezzi pubblici terrestri; sfida direttamente le leggi della fisica con un design che fa sembrare la forma di un chicco di caffè un’opera d’arte minimalista. Guardo i mockup di questo bus e vedo un corpo largo, grassoccio, con una forma a goccia vista di profilo che non solo è in grado di sollevare 40 anime (e il pilota, non dimentichiamolo) ma promette anche di spostarsi tra Los Angeles e San Francisco. O tra Parigi e Marsiglia, o ancora tra Roma e Milano.
E di farlo più velocemente di quanto ci vuole per guardare un episodio della vostra serie TV preferita. Trasporti urbani ed extraurbani del tutto stravolti.
Tecnologia avanzata per prestazioni superiori
E come si alzerebbe da terra questa roba? Grazie a quattro coppie di grandi ventilatori canalizzati con pale a passo variabile. Immaginate il rumore: non esattamente la quiete di una libreria, ma chi si preoccupa della quiete quando si può volare da un capo all’altro della California in un’ora?
E poi, chi ha bisogno di ali larghe e ingombranti quando si ha una forma che, da sola, garantisce una portata sufficiente per un volo efficiente in avanti? A quanto pare, nessuno ha detto a Kelekona che a volte le dimensioni contano; o forse sì, e hanno semplicemente deciso di ignorare il consiglio.
Bus volante, non solo aerodinamica
L’innovazione proposta dalla startup americana non si ferma al solo aspetto aerodinamico. Il vero game changer potrebbe essere il pacchetto batteria intercambiabile. Swap battery, signori. invece di aspettare ore per una ricarica, il piano è quello di scambiare l’intero pavimento del bus con uno carico e pronto per partire.
Un po’ come cambiare le batterie del telecomando, ma con qualche lieve complicazione in più.
Un bus volante chiamato desiderio
Mentre la maggior parte di noi si accontenta di sognare il futuro, Kelekona dice di essere già là, a costruirlo. Con un’idea così audace, il bus volante di Kelekona potrebbe benissimo decollare nel vero senso della parola, cambiando il modo in cui pensiamo ai trasporti urbani e forse anche al concetto di viaggio.
Considerando i trascorsi, inizio davvero a considerare titanica questa impresa, ma so che un giorno o l’altro esisterà una cosa del genere. La sensazione è che ci stiamo arrivando a passo di lumaca, ma che non siamo fermi. Un giorno qualcuno dirà ai suoi nipoti dell’epoca in cui si doveva guidare su strade congestionate per andare da un punto A a un punto B, e loro si chiederanno increduli come si potesse sopravvivere a tempi così barbari.
Non chiedetemi quando, però.