L’età è solo un numero, si dice spesso. Ma mentre gli anni passano inesorabili per tutti, il modo in cui il nostro corpo invecchia può variare enormemente da persona a persona. Ora, un nuovo studio dell’Università di Pittsburgh potrebbe aver trovato un modo per quantificare questa differenza: un test del sangue che rivela la nostra età biologica e potrebbe aiutarci a prevenire vari problemi di salute legati all’invecchiamento.
L’età biologica: il vero indicatore della nostra salute
Immaginate due persone di 65 anni. Una va al lavoro in bicicletta e scia nel fine settimana, l’altra fatica a salire una rampa di scale. Hanno la stessa età cronologica, ma la loro età biologica è praticamente agli antipodi. Perché invecchiano in modo così diverso? La risposta, secondo i ricercatori di Pittsburgh, potrebbe trovarsi nel loro sangue. Più precisamente, in 25 piccole molecole chiamate metaboliti, che sono il prodotto dei processi biologici del nostro corpo. Questi metaboliti, quando presenti in certe quantità e proporzioni, possono dirci molto su come sta invecchiando il nostro organismo.
L’indice HAM: una finestra sulla nostra salute
I ricercatori hanno identificato questi 25 metaboliti chiave confrontando il sangue di anziani sani e di anziani che invecchiano rapidamente. Le differenze erano così significative che hanno permesso di creare un vero e proprio indice, chiamato HAM, Healthy Aging Metabolic Index. In pratica, l’indice HAM è come una finestra che ci permette di sbirciare all’interno del nostro corpo e vedere come sta procedendo il processo di invecchiamento. E non solo: potrebbe anche aiutarci a predire il rischio di sviluppare certe malattie legate all’età. Se volete approfondire, trovate qui la ricerca completa.
(in foto: Aditi Gurkar, geriatra dell’Università di Pittsburgh e primo autore della ricerca).
La vera svolta può arrivare con lo sviluppo di un test del sangue basato sull’indice HAM. Immaginate di poter scoprire la vostra età biologica con un semplice prelievo. Un’informazione preziosa, soprattutto se siete ancora giovani.
Immaginate una persona di 30 anni a cui viene detto che la sua età biologica è molto più alta di quanto dovrebbe essere. Quella persona potrebbe decidere di modificare alcuni aspetti del suo stile di vita (che si tratti di migliorare il sonno, la dieta o l’attività fisica) per cercare di invertire la sua età biologica.
Aditi Gurkar, geriatra dell’Università di Pittsburgh e primo autore della ricerca.
Un futuro di medicina personalizzata (ad ogni età)
Come altre recenti scoperte, anche il potenziale di questo test va oltre la prevenzione. Conoscere l’età biologica di una persona potrebbe aiutare i medici a personalizzare i trattamenti, adattandoli allo stato di salute reale del paziente. “I metaboliti sono dinamici”, sottolinea Gurkar. “Cambiano in tempo reale per riflettere la nostra salute attuale e come ci sentiamo, e abbiamo il potere di influenzarli attraverso il nostro stile di vita, la dieta e l’ambiente”.
In altre parole, l’indice HAM non ci dice solo come stiamo invecchiando, ma ci dà anche un’idea di cosa possiamo fare per invecchiare meglio. Una prospettiva entusiasmante per una medicina sempre più personalizzata e preventiva.
Verso un invecchiamento sano e attivo
Certo, siamo ancora agli inizi, ma ormai ben oltre il primo passo. Il test dell’indice HAM sarà perfezionato e validato su popolazioni più ampie. Ma i risultati di questo studio aprono una strada promettente per comprendere e influenzare il processo di invecchiamento. In un mondo che invecchia sempre di più, con l’aspettativa di vita che si allunga costantemente, questo potrebbe fare una grande differenza. Immaginate un futuro in cui un semplice esame del sangue può dirci se stiamo invecchiando bene o se dobbiamo correre ai ripari. Un futuro in cui la vecchiaia non è più sinonimo di malattia e declino, ma di vitalità e salute.
Badate bene: il test dell’indice HAM non è una bacchetta magica. Non può cancellare le rughe o farci tornare ventenni. Ma può darci un potere che prima non avevamo: quello di vedere dentro il nostro corpo e prendere in mano il nostro destino biologico.