Platone, il padre del pensiero occidentale, continua a stupirci a più di 2000 anni dalla sua morte. E questa volta, la sorpresa arriva da un luogo inaspettato. Quale? Un papiro carbonizzato ritrovato tra le rovine di Ercolano, la città romana alle porte di Napoli che fu distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Questo antico documento, tra quelli analizzati con le più moderne tecniche di imaging, ha rivelato non solo nuovi dettagli sulla vita del filosofo, ma anche il mistero che da secoli avvolgeva il suo luogo di sepoltura.
Un tesoro nascosto sotto la cenere
Il papiro in questione è uno dei tanti esempi recuperati a Ercolano, una città romana nell’odierno comune di Ercolano nel Sud-Ovest dell’Italia. Insieme alla vicina Pompei, Ercolano fu distrutta durante l’eruzione del Monte Vesuvio nel 79 d.C., seppellendo la città sotto spessi strati di cenere e pomice. Numerosi rotoli e pergamene in papiro furono carbonizzati sotto l’intenso calore, ma come parte di un progetto in corso degli archeologi, un rotolo contenente la Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara (110-40 a.C.) è stato parzialmente decifrato.
Per farlo, il team di ricercatori ha utilizzato moderne tecniche di imaging. Imaging ottico a infrarossi e ultravioletti, imaging molecolare ed elementare, imaging termico, tomografia e microscopia ottica digitale. Può bastare? Grazie a queste tecnologie all’avanguardia, sono state identificate circa 1.000 parole (circa il 30% dell’intero testo), che includono nuovi dettagli su Platone, lo sviluppo della sua Accademia Platonica e, come detto, informazioni che identificano il suo luogo di sepoltura.
Il giardino delle Muse
Gli archeologi sapevano già che Platone era sepolto da qualche parte nella Scuola Platonica di Atene. Tuttavia, questa ultima rivelazione ha individuato la sua sepoltura in un giardino privato vicino al cosiddetto Museion o sacellum sacro alle Muse.
Questo dettaglio non solo aggiunge un tassello mancante alla biografia di Platone, ma getta anche nuova luce sull’importanza del culto delle Muse nell’Accademia Platonica. Le Muse, divinità delle arti e delle scienze, erano considerate le ispiratrici del pensiero filosofico e la loro presenza nel luogo di sepoltura di Platone suggerisce un legame profondo tra la sua filosofia e la ricerca della conoscenza ispirata dalle Muse.
Platone schiavo?
Le sorprese non finiscono qui. Il testo ha anche rivelato un dettaglio sorprendente e poco noto della vita di Platone: il filosofo fu venduto come schiavo in seguito alla conquista dell’isola di Egina da parte degli Spartani, avvenuta intorno al 404-399 a.C. Un’informazione che getta nuova luce sulle esperienze di vita di Platone: potrebbe perfino aver influenzato il suo pensiero filosofico. L’idea della schiavitù e della libertà, temi centrali nella filosofia platonica, acquistano una nuova profondità alla luce di questa rivelazione biografica.
Un nuovo capitolo nella storia della filosofia
La scoperta del luogo di sepoltura di Platone e dei nuovi dettagli sulla sua vita rappresentano un momento emozionante per gli studiosi di filosofia antica e per tutti coloro che sono affascinati dal pensiero di questo gigante intellettuale. Dimostra anche il potere della tecnologia moderna nel far luce sui misteri del passato. Grazie a queste nuove tecniche di imaging, siamo in grado di leggere documenti che sembravano persi per sempre, carbonizzati sotto la cenere di un’eruzione vulcanica di 2000 anni fa.
Soprattutto, questa scoperta ci ricorda che anche i più grandi pensatori della storia erano esseri umani, con vite complesse e talvolta sorprendenti. Platone, il filosofo che ha gettato le basi del pensiero occidentale, era anche un uomo che ha conosciuto la schiavitù. E che ha trovato il suo ultimo riposo in un giardino sacro alle Muse.
Questa nuova prospettiva sulla sua vita ci invita a rileggere la sua filosofia con occhi nuovi, cercando tra le righe delle sue opere le tracce delle sue esperienze di vita e della sua umanità. Perché, in fondo, è questa umanità che rende il pensiero di Platone così universale e senza tempo. Un pensiero capace di parlarci attraverso i millenni, dalle ceneri di Ercolano fino ai giorni nostri, passando per la tecnologia moderna.