La corsa all’intelligenza artificiale più avanzata è in pieno svolgimento e due dei principali contendenti, Meta e OpenAI, stanno per fare una mossa audace. Con l’imminente rilascio di Llama 3 e GPT-5, promettono di portare l’IA a un livello mai visto prima, dotandola di cognizione, capacità di ragionamento e memoria simili a quelle umane. Siamo pronti per questo?
Un salto di qualità per i chatbot
Joelle Pineau, vicepresidente della ricerca sull’IA di Meta, ha sottolineato che l’azienda sta lavorando duramente per far sì che questi modelli non si limitino a conversare, ma siano in grado di ragionare, pianificare e avere memoria.
Allo stesso modo, Brad Lightcap, COO di OpenAI, ha dichiarato al Financial Times che la prossima versione di GPT mostrerà progressi nella risoluzione di richieste complesse attraverso il ragionamento.
Una sorta di “botta e risposta” che rende bene l’idea di quanto sta (ancora) per alzarsi il livello della competizione. E non ho menzionato Google con il suo Gemini.
Verso un’IA con cognizione sempre più “umana”
L’obiettivo di queste aziende sembra essere quello di introdurre nell’IA elementi tipicamente umani come il ragionamento e il “pensiero”. Lightcap ha affermato che vedremo IA in grado di affrontare compiti sempre più complessi in modo sofisticato, e che stiamo solo iniziando a grattare la superficie delle capacità di ragionamento di questi modelli.
Mi entusiasma e mi inquieta pensare a un chatbot in grado di “agire” con cognizione e memoria. Strumenti come Midjourney e Sora hanno già dimostrato l’eccellenza dell’intelligenza artificiale in termini di qualità dell’output, Claude e ChatGPT sono ottimi esempi di quanto possano essere utili i bot basati su testo nella vita di tutti i giorni. Avere uno strumento “pensante”, però, promette un vero terremoto.
Un futuro incerto
Con così tante questioni etiche e morali ancora irrisolte riguardo agli strumenti attualmente disponibili, è complicato immaginare cosa potrebbe essere fatto con modelli di IA ancora più “umani”.
Non è stata ancora annunciata una data ufficiale per il lancio di Meta Llama 3 o OpenAI GPT-5, ma possiamo presumere che i modelli faranno la loro comparsa nel corso del prossimo trimestre. Fors’anche prima: Nick Clegg, presidente degli affari globali di Meta, ha dichiarato che l’azienda spera di iniziare a distribuire la sua nuova suite di modelli di fondazione di prossima generazione, Llama 3, entro il prossimo mese o anche meno.
L’avvento di modelli di IA con “cognizione umana” rappresenta indubbiamente un passo avanti significativo nel campo dell’intelligenza artificiale. Al contempo, è un nuovo banco di prova per la società, specie in Europa (culla della prima legge che disciplina l’uso dell’intelligenza artificiale).
Solo attraverso un dibattito aperto e una regolamentazione attenta potremo sfruttare appieno il potenziale di queste tecnologie, minimizzando al contempo i rischi e le insidie. Il futuro dell’IA è tanto promettente quanto incerto, e sta a noi plasmare il percorso che intraprenderemo.