Muoversi agilmente nel traffico cittadino, parcheggiare senza sforzo negli spazi più stretti e ricaricare il veicolo con una semplice presa di corrente. Tutto questo, senza emettere un grammo di CO2. Benvenuti nel mondo delle minicar elettriche, una categoria di veicoli che sta rapidamente guadagnando popolarità come soluzione ai problemi di congestione e inquinamento che affliggono molte città.
Design intelligenti, batterie sempre più efficienti e un crescente ecosistema di servizi di condivisione e noleggio. Anche chi storce il naso criticando il loro aspetto o la loro funzione farà bene ad abituarsi: ne vedrà in giro sempre di più.
Una risposta ai problemi di traffico e inquinamento
La crescente congestione del traffico e i livelli allarmanti di inquinamento atmosferico (milioni di morti all’anno: lo so, sembra incredibile) sono problemi che affliggono molte città in tutto il mondo. Per questo le minicar elettriche si presentano come una soluzione promettente.
In termini di mobilità, dobbiamo iniziare a pensare a come ci stiamo muovendo. Se pensiamo alle auto moderne e a quanto sono diventate grandi e pesanti, questa è assolutamente la direzione sbagliata. Dobbiamo essere più sostenibili e le auto devono diventare più piccole.
Merlin Ouboter, co-fondatore di Microlino
Una nuova generazione di minicar elettriche
Non sono una novità assoluta (ricordate la mitica Peel P50 degli anni ’60?) stiamo assistendo a una vera e propria rinascita di questo segmento grazie all’adozione della propulsione elettrica. Aziende come Microlino, con il suo design retrò ispirato alla Isetta, o Silence, con la sua innovativa S04 Nanocar, stanno ridefinendo il concetto di minicar per il 21° secolo.
Questi nuovi nanerottoli offrono autonomie fino a 180 chilometri (nel caso della Microlino anche di più) e velocità massime di 90 km/h. Cifre che iniziano a renderli adatti non solo per gli spostamenti urbani ma anche per brevi escursioni “fuori porta”. E se considerate, come detto, che molte di queste microcar sono progettate per essere ricaricate tramite una normale presa di corrente domestica, anche la necessità di un’infrastruttura di ricarica dedicata non c’è. Entiendes?
La sorellina “flessibile” dell’utilitaria tradizionale
Oltre ai vantaggi in termini di agilità e sostenibilità, le minicar elettriche si stanno imponendo anche come un’opzione più economica rispetto alle utilitarie tradizionali. Modelli come la Citroën Ami o la Eli Zero hanno prezzi di listino molto competitivi, che li rendono accessibili a una vasta fascia di utenti.
Le formule di noleggio o abbonamento, poi, permettono di utilizzare le microcar in modo flessibile, senza dover affrontare i costi e le responsabilità legate alla proprietà. Ad esempio, Silence offre in Spagna la possibilità di iscriversi a un servizio che include sia l’uso degli scooter che della minicar a un prezzo “all-in-one”.
Ed è solo l’inizio
Se parliamo di percezione del pubblico, c’è ancora un po’ di lavoro da fare: l’idea di auto tradizionale come status symbol è ancora troppo radicata.
Le opportunità offerte dalle minicar elettriche finiranno per scardinare anche questo costrutto. Meno traffico e inquinamento, mobilità più inclusiva, integrazione con i servizi di mobilità condivisa e di trasporto pubblico porteranno a un ripensamento complessivo del modo in cui ci muoviamo nelle città. Quello delle min8car sarà un cambiamento culturale che valorizza la sostenibilità e l’efficienza degli spostamenti.
Per muoverci verso un futuro migliore, lo realizzeremo, a volte bisogna pensare in piccolo.