Il profumo di pancetta che sfrigola in padella è uno dei più irresistibili al mondo. Ma cosa succederebbe se quel delizioso aroma provenisse da… funghi? Non è fantascienza, ma realtà. La pancetta di micelio sta per invadere gli scaffali americani, promettendo stravolgere (ancora) il concetto stesso di cibo plant-based.
La pancetta cambia faccia
Preparatevi a strabuzzare gli occhi, cari amici carnivori: la pancetta del futuro non viene dal maiale, ma dai funghi. E no, non stiamo parlando di quei funghetti che spuntano magicamente sul vostro formaggio dimenticato in frigo. Stiamo parlando di micelio, la rete sotterranea e “intelligente” di filamenti fungini che ora si candida anche a diventare la star dei vostri panini.
La mente dietro questa rivoluzione culinaria è una startup fondata nel 2020, la MyForest Foods. Il suo nome deriva da una caratteristica peculiare dell’azienda: quella di aver replicato un ambiente forestale per far crescere il micelio in fattorie verticali. Immaginate una sorta di grattacielo per funghi, dove invece di impiegati stressati crescono filamenti di micelio pronti a diventare il vostro prossimo spuntino. O la vostra prossima borsa, scarpa, eccetera, ma questa è un’altra storia.
Alla conquista degli USA
Francamente, fin dal primo giorno abbiamo risposto alle richieste dei consumatori di tutto il paese che chiedevano di portare il nostro delizioso prodotto al rivenditore più vicino
Sarah-Marie Cole
Traducendo dal marketese: “La gente ci sta letteralmente implorando di portare la nostra pancetta ‘fungina’ nei loro supermercati”. E chi sono loro per negare ai californiani il piacere di una buona fetta di micelio croccante? Ecco perché MyForest Foods ha deciso di invadere Los Angeles e San Francisco con il suo prodotto MyBacon. Preparati all’invasione dei funghi, West Coast.
Cinque ingredienti per stupire
Il bello (o il brutto, a seconda dei punti di vista) è che questa pancetta miracolosa è fatta con soli cinque ingredienti. Micelio di funghi ostrica, sale, zucchero biologico, olio di cocco e aromi naturali. Niente additivi misteriosi, niente nomi impronunciabili. Solo funghi travestiti da pancetta. È come se Madre Natura avesse deciso di mettersi a fare uan specie di cosplay culinario. Ma non è solo una questione di gusto. Questa pancetta al micelio promette di essere anche un campione di sostenibilità. Usa meno acqua, meno terra e produce meno emissioni della sua controparte suina. Possiamo dilungarci per ore sul tema, e lo facciamo spesso nei nostri articoli, ma fatichiamo a vedere dove sia il problema qui.
La scienza dice sì (e il cuore ringrazia)
Se state pensando “Ma sarà sano?”, sappiate che la scienza e la medicina sono dalla parte dei funghi. Totalmente, al 100%. Mentre la pancetta tradizionale è considerata cancerogena (sì, è triste, lo so), le alternative vegetali sembrano essere molto più amiche del nostro cuore. Date un’occhiata a questo studio, ad esempio. Se il nostro sistema cardiovascolare potesse fare il tifo per noi, da bordo campo ci griderebbe “scegli il micelo! Ti ho detto scegli il micelio! Scegli il miceeelio… amico scegli il miceeelio” e se la state pensando in ritmo vuol dire che mi sono spiegato bene.
Insomma, sembra proprio che un pezzettino di futuro della pancetta sia fatto di funghi. E non solo della pancetta: ve l’ho detto, il micelio si sta candidando a sostituire tutto, dai packaging ai tessuti. Perfino nell’edilizia fioccano gli esperimenti.
L’ultima fetta di pancetta
In conclusione, che siate vegani convinti, onnivori curiosi o semplicemente amanti delle novità culinarie, la pancetta di micelio merita una chance. Perché, diciamocelo, in un mondo dove si inviano robot su Marte (per ora solo quelli), il minimo che possiamo fare è mangiare funghi che sanno di pancetta. Magari un giorno diremo ai nostri nipoti: “Ai miei tempi, la pancetta veniva dai maiali”, e loro ci guarderanno come se avessimo appena detto che una volta si andava a scuola a dorso di dinosauro. Il futuro è fungoso, amici miei. Meglio abituarsi, mentre una grassa lacrima ci solca il viso.