Un ronzio sottile fende l’aria sopra Santa Monica. Non è un gabbiano, non è un aereo, è… un drone polizia. Mentre i bagnanti si godono il sole, un occhio elettronico scruta dall’alto, pronto a cogliere ogni movimento sospetto. Benvenuti nel futuro della sicurezza pubblica, dove il crimine non ha più dove nascondersi e la privacy… beh, quella è un’altra storia.
Quando il cielo diventa un poliziotto
Immaginate di essere al mare, belli distesi sulla sabbia, magari state pensando di fare un furtarello in macchina… e puff! Un drone vi becca con le mani nel sacco. È esattamente quello che è successo a Santa Monica il 6 luglio scorso. Un tizio pensava di essere furbo, ma non ha fatto i conti con gli occhi volanti dei droni della polizia. Non sto parlando di Minority Report. Questo è il presente, crudo e nudo come un’aragosta appena pescata. I droni polizia sono qui, e stanno cambiando le regole del gioco.
Vi faccio rapporto: il drone che non voleva tornare
Pensate un po’: questo drone stava tornando alla base dopo una chiamata. Ma invece di andare dritto a casa come un bravo robottino, ha deciso di fare un giro panoramico sul molo e i parcheggi. E guarda caso, ha beccato un tizio che armeggiava con un cacciavite intorno a un’auto. Coincidenze? Non credo proprio.
Il pilota ha notato un soggetto maschio che vagava per il parcheggio agendo in modo sospetto.
Da un comunicato della polizia di Santa Monica, USA
Traduzione: il drone ha visto un tizio che si comportava come se avesse appena rubato i biscotti dalla cucina di nonna. E il nostro “genio del crimine” non si è accontentato di una sola auto. No, doveva proprio forzarne due. E il drone? Lì a riprendere tutto, come se fosse un documentarista. E ora viene la parte migliore. Il pilota del drone che guida gli agenti come se stessero giocando a nascondino. Un vero spasso, e ben gli sta al mariuolo! Se non fosse che stiamo parlando (anche) di sorveglianza di massa.
Droni polizia: gli eroi che nessuno ha chiesto?
Ora, non fraintendetemi. Catturare i criminali è fantastico. Ma c’è qualcosa di inquietante in tutto questo. Ve lo sottolineo sempre, anche quando arrivano roboanti notizie di armi elettromagnetiche per fermare le auto a distanza. La polizia di Santa Monica sta usando questi droni dal 2021, e li chiamano “Drone as a First Responder”. Suona come il titolo di un film distopico, no? Hanno già beccato ladri d’appartamento e aggressori. Efficiente? Certo. Orwelliano? Beh, lascio a voi il giudizio.
Di certo, l’American Civil Liberties Union (ACLU), sempre sul pezzo quando si tratta di libertà civili, ha alzato più di un sopracciglio. In sostanza il messaggio è stato più o meno “Ehi, gente, svegliatevi prima di ritrovarvi in ‘1984’ di Orwell”. Nella forma, però (siamo sempre nel paese in cui i distributori automatici vendono munizioni) c’è più moderazione:
È importante che non ci addormentiamo in un mondo di sorveglianza aerea diffusa, che le comunità riflettano attentamente se vogliono la sorveglianza dei droni e, se decidono di permettere alcune operazioni, mettano in atto guardrail che impediranno a quelle operazioni di espandersi.
Comunicato ACLU.
Una prospettiva elettrizzante
E se pensate che i droni che vi guardano non siano abbastanza inquietanti, aspettate di sentire questa: Axon, la società che produce i taser (ne abbiamo parlato qui), ha acquisito la Dedrone, azienda che produce questi pervicaci velivoli. Il politico Troy Nehls, un repubblicano del Texas, ha dichiarato apertamente durante un’audizione al Congresso USA che sostiene l’idea di mettere i taser sui droni. Perché limitarsi a sorvegliare quando puoi anche elettrizzare, no? Droni + taser. Cosa potrebbe mai andare storto?
Droni di polizia
Quindi, eccoci qui. In un mondo dove i droni polizia sorvolano le nostre teste, pronti a catturare ogni nostro movimento. Efficienza o distopia? Sicurezza o invasione della privacy? La verità è che stiamo camminando su un filo sottile. Da un lato, chi non vorrebbe vivere in una città più sicura? Dall’altro, chi vuole sentirsi costantemente osservato? Il futuro è arrivato, amici miei. Ed è volante, elettrico e potenzialmente molto, molto invadente. Mentre i droni continuano a ronzare sopra le nostre teste, forse dovremmo tutti alzare lo sguardo al cielo. Non per paura di essere beccati a fare qualcosa di illegale, ma per chiederci: è questo il mondo in cui vogliamo vivere?
In fondo, come ci ha ricordato un commentatore su Facebook quando abbiamo mostrato il video, la tecnologia è solo uno strumento. Sta a noi decidere come usarla. E mentre i droni polizia continuano a sorvolare le nostre città, forse è il momento di avere una conversazione seria su dove tracciare la linea tra sicurezza e libertà. Perché se non lo facciamo noi, potrebbe farlo qualcun altro. E quel “qualcun altro” potrebbe essere un algoritmo volante con un taser.