Caffè, energy drink, pillole: la battaglia contro il sonno ha molti soldati, ma un nuovo campione si sta facendo strada. La DARPA, l’agenzia del Pentagono per le tecnologie avanzate, ha annunciato lo sviluppo di stimolanti attivabili con la luce. Un futuro in cui i piloti potranno restare svegli premendo un interruttore è più vicino di quanto pensiate.
Quella contro il sonno non è una battaglia: è la guerra stessa
I piloti militari affrontano sfide uniche quando si tratta di mantenere l’attenzione. Lunghe ore di volo, missioni notturne e la necessità di essere sempre all’erta creano un cocktail di stanchezza potenzialmente pericoloso. Finora, la soluzione principale è stata l’uso di stimolanti tradizionali, dalla caffeina alle anfetamine. Tutti metodi che, lo sapete, hanno i loro limiti e i loro seri effetti collaterali.
Il Dr. Pedro Irazoqui, manager del programma AWARE della DARPA, spiega la situazione:
Per ottenere gli effetti benefici degli stimolanti senza gli effetti indesiderati sull’umore, sul sonno ristoratore e sulla salute mentale, è necessario un nuovo approccio che consenta un’attivazione mirata del farmaco.
Questa dichiarazione evidenzia il cuore del problema: come mantenere l’efficacia degli stimolanti eliminando gli effetti collaterali indesiderati? E soprattutto: questa azione stimolante può essere “accesa” e “spenta” a comando?
Il progetto AWARE: una nuova frontiera
AWARE (Alert WARfighter Enablement) ha l’obiettivo di sviluppare una soluzione innovativa. L’idea è quella di creare farmaci stimolanti che possono essere attivati e disattivati a comando, utilizzando la luce.
Il concetto si basa su due componenti principali:
- Farmaci fotosensibili: stimolanti modificati per includere un “interruttore molecolare” attivabile con la luce.
- Un dispositivo indossabile: una sorta di “casco” in grado di emettere impulsi luminosi mirati a specifiche aree del cervello (attraverso l’optogenetica).
In sintesi, questa tecnologia permetterebbe di somministrare il farmaco solo quando necessario e solo nelle aree cerebrali desiderate, riducendo drasticamente o eliminando del tutto gli effetti collaterali.
Come funziona la tecnologia degli stimolanti “luminosi”?
Il progetto AWARE si concentra sulla destroanfetamina, uno stimolante già in uso tra i piloti militari. L’obiettivo è modificare questo farmaco aggiungendo un componente fotosensibile, chiamato “PhotoDex“.
La dinamica? Quando il pilota necessita di un boost di attenzione, un impulso di luce infrarossa attiva il farmaco in specifiche aree del cervello. Una volta terminata la necessità di essere stimolati, un altro impulso luminoso disattiva il farmaco, permettendo al corpo di metabolizzarlo rapidamente.
Questo approccio offre tre notevoli vantaggi potenziali:
- Attivazione mirata: solo le aree cerebrali necessarie vengono stimolate.
- Controllo temporale: il farmaco può essere attivato e disattivato rapidamente.
- Riduzione degli effetti collaterali: limitando l’esposizione al farmaco attivo, si riducono potenzialmente effetti come insonnia, irritabilità e rischio di dipendenza.
Ed è sicuro? Al momento non saprei.
AWARE ha del potenziale, come avrete intuito. Tuttavia, dovrà affrontare numerose sfide tecniche. La principale è la creazione di un farmaco fotosensibile sicuro ed efficace.
Un’altra sfida significativa è lo sviluppo del dispositivo indossabile. La DARPA punta a crede un sistema capace di emettere luce infrarossa con una precisione millimetrica, paragonabile a quella di una risonanza magnetica. Questo dispositivo deve essere comodo, leggero e affidabile, caratteristiche cruciali per l’uso in situazioni di combattimento.
L’idea è molto ambiziosa, ma i recenti progressi nella creazione di fototerapici e di dispositivi che emettono luce offrono ai tecnici della DARPA buone ragioni per essere ottimisti sulle prospettive.
Implicazioni etiche e future applicazioni
Il progetto AWARE solleva inevitabilmente questioni cruciali. La possibilità di controllare chimicamente lo stato di veglia e attenzione di un essere umano apre scenari complessi. Ed evoca scenari cupi, come la ricerca sul “super soldato“, o il ricorso massivo (e catastrofico) dell’esercito tedesco al Pervitin, nella Seconda Guerra Mondiale.
La DARPA ha dichiarato l’intenzione di affrontare le implicazioni etiche, legali e sociali di questa tecnologia. Sarà bene delimitare e chiarire i confini, perché ci sono davvero potenziali applicazioni anche in ambito civile. Questa tecnologia potrebbe rivoluzionare il trattamento di disturbi del sonno, deficit di attenzione e altre condizioni neurologiche.
Due esempi? Pensate alla possibilità che le persone affette da narcolessia possano regolare il proprio stato di veglia con precisione, o che i pazienti con ADHD possano attivare la propria concentrazione on-demand.
Il futuro degli stimolanti
Il progetto AWARE è programmato per durare tre anni, durante i quali DARPA spera di sviluppare e testare sia gli stimolanti fotosensibili che il dispositivo di attivazione. Se avrà successo, potrebbe segnare l’inizio di una nuova era nella neurofarmacologia.
Un’era in cui avremo un controllo sempre maggiore sulle nostre funzioni cognitive. La strada verso questi “super-stimolanti” è accidentata, ma il potenziale è immenso. La promessa di poter controllare la nostra attenzione e vigilanza con la precisione di un interruttore luminoso è tanto allettante quanto sconcertante. Resta da vedere se saremo in grado di utilizzare saggiamente questo potere una volta che lo avremo nelle nostre mani.
O meglio: nelle nostre menti.