Il fegato è come un vecchio guerriero: resiliente, ma non immortale. La steatosi epatica è il suo acerrimo nemico, che lo logora giorno dopo giorno. Ma cosa succederebbe se potessimo riportare indietro le lancette dell’orologio biologico di questo organo vitale? Un team di ricercatori ha osato sfidare l’impossibile, e il risultato potrebbe cambiare per sempre il destino di milioni di persone.
Un cocktail micidiale: stress e invecchiamento
Pensate al vostro fegato come a un barman instancabile in un locale aperto 24/7. Ora, immaginate di sottoporlo a turni infiniti, senza pause, per decenni. Ecco, questo è esattamente ciò che accade al nostro povero organo ogni santo giorno. Lo stress e l’invecchiamento sono come due clienti molesti che non smettono mai di ordinare drink complicatissimi. E indovinate un po’? Il nostro “eroe” alla fine inizia a barcollare.
Ma non disperate. Un gruppo di scienziati, armati di microscopi e determinazione, ha deciso di gettare un salvagente a questo barman esausto. E ha scoperto che forse possiamo ringiovanire il fegato. Riformulo: potremmo avere la possibilità di trasformare un fegato vecchio e stanco in un organo “fresco”. Ora però facciamo un passo indietro, mentre chi vuole approfondire la ricerca può trovarla qui.
La steatosi epatica: il nemico pubblico numero uno
La steatosi epatica non alcolica, o MASLD per gli amici (Metabolic dysfunction-Associated Steatotic Liver Disease), è come quel coinquilino fastidioso che si installa nel vostro appartamento e inizia a lasciare roba ovunque. In questo caso, il “coinquilino” è il grasso, e l’appartamento è il vostro fegato. E credetemi, non è un ospite gradito.
La nostra ricerca dimostra che l’invecchiamento è almeno parzialmente reversibile. Non si è mai troppo vecchi per migliorare.
Anna Mae Diehl, Duke University School of Medicine.
Parole che suonano come musica per le orecchie di chi combatte contro la steatosi epatica. Ma come hanno fatto i ricercatori ad arrivare a questa sorta di “elisir di giovinezza” per il fegato? Diamo un’occhiata insieme.
Il segreto sta nel codice genetico
Immaginate di essere dei detective alla ricerca di un serial killer. Gli indizi per dargli la caccia? Nascosti nel DNA. I ricercatori hanno analizzato il codice genetico di fegati vecchi e giovani, umani e murini, come se stessero decifrando un codice segreto. E hanno scoperto la “firma genetica” del killer. Non solo: hanno trovato le tracce lasciate dall’assassino anche nei fegati di persone con obesità e steatosi epatica. Non resta che svelare il colpevole. Pronti? Si chiama ferroptosi.
È un tipo di morte cellulare programmata che dipende dal ferro. È come se le cellule del fegato decidessero di fare harakiri. Anna Mae Diehl spiega che gli stress metabolici amplificano questo “programma” mortale, aumentando il danno epatico. Come fermare il colpevole? Un modo c’è.
Steatosi epatica, arriva la Ferrostatina-1
Gli scienziati hanno testato la Ferrostatina-1 su topi giovani e vecchi con steatosi epatica, e hanno letteralmente azzerato i danni al fegato degli animali trattati. Per fare un corrispettivo umano, è come se prendessimo persone anziane che mangiano solo hamburger e patatine fritte, e avessero reso i loro fegati simili a quelli di adolescenti… che mangiano hamburger e patatine fritte (almeno finchè non cambiano abitudini).
C’è di più: la ferroptosi nel fegato può influenzare negativamente anche altri organi come cuore, reni e pancreas. Per questo, curare il fegato potrebbe essere come dare una rinfrescata a tutto il corpo. Fantastico, nevvero?
Un futuro roseo per i fegati di tutto il mondo
Immaginate un mondo in cui la steatosi epatica non è più una condanna a vita. Un mondo in cui possiamo dare una seconda giovinezza al nostro fegato. Forse non siamo così lontani da quel mondo. Certo, c’è ancora strada da fare prima di vedere la Ferrostatina-1 sugli scaffali delle farmacie. La notizia, però, è che la scienza ha appena dato un calcio nel sedere all’invecchiamento epatico. Un calcio bello grosso. E questo, amici miei, è un motivo per festeggiare. Magari con un bel bicchiere di… acqua fresca (entiendes?).
Ricordate: il vostro fegato vi ama. Ricambiate il favore e amatelo anche voi. Perché ora sappiamo che non è mai troppo tardi per dargli una seconda chance. Chi l’avrebbe mai detto che la fontana della giovinezza fosse nascosta proprio nel nostro addome?