Molfetta, perla dell’Adriatico, si sta preparando a un salto quantico nel futuro. Grazie alla visione audace degli studenti del Politecnico di Bari, la città si appresta a diventare un esempio di rigenerazione urbana all’avanguardia. Dimenticatevi i soliti progetti di riqualificazione: qui l’intelligenza artificiale incontra l’architettura per dare vita a scenari futuri che potrebbero diventare realtà quotidiana.
Un’iniziativa che guarda al domani
Il progetto “Istantanee dal futuro: architetture tra terra e acqua per la città di Molfetta” verrà presentato al pubblico il 12 luglio 2024 alle 18:30 presso la sala Padre Martini della Basilica Minore Pontificia Madonna dei Martiri di Molfetta. L’evento espositivo metterà in mostra 10 totem progettuali che illustrano le varie ipotesi di intervento su tre zone chiave della città, sviluppate dagli studenti del corso di progettazione architettonica del Politecnico di Bari.
L’iniziativa vede la partecipazione di figure di spicco del panorama accademico e amministrativo. Tra questi, Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico di Bari, Tommaso Minervini, Sindaco di Molfetta, e Giuseppe Fallacara, coordinatore e docente del Laboratorio di Progettazione IV del Poliba. La collaborazione tra il Comune di Molfetta e il Politecnico di Bari mira a realizzare progetti di ricerca futuri in partnership con l’ufficio tecnico e le aziende locali, per sviluppare iniziative di interesse comune.
Molfetta futura, IA e architettura (e ho fatto anche la rima)
Il lavoro svolto dagli studenti di architettura del Poliba ha esplorato nuove frontiere metodologiche, integrando l’intelligenza artificiale nel processo di ideazione e progettazione. Questo approccio innovativo è stato applicato sia nella fase propedeutica del corso che nella progettazione finale, aprendo nuove strade nel campo dell’architettura contemporanea.
Tre aree di intervento per Molfetta
Il progetto si è concentrato su tre aree specifiche di Molfetta:
- Lungomare Colonna: La colmata in questa zona è stata ripensata per ospitare nuovi servizi per la comunità, tra cui un polo sportivo, un lido balneare e un centro di ricerca.
- Zona Duomo-cala S. Andrea: Qui è prevista la riqualificazione dell’area con l’inserimento di un terminal per il trasporto mare-terra, una biblioteca, un museo del mare e un teatro all’aperto.
- Nuovo molo portuale della zona Madonna dei Martiri: Questo spazio è stato riprogettato come terminal crociere, con annesso hotel diffuso e un acquario.
La mostra, che resterà aperta gratuitamente al pubblico dal 12 luglio a fine agosto presso la Basilica Madonna dei Martiri, offrirà ai visitatori l’opportunità di esplorare queste visioni futuristiche di Molfetta. Sarà inoltre presentato un volume contenente i lavori progettuali finali degli studenti.
L’impatto sulla comunità
L’iniziativa ha suscitato grande interesse nella cittadinanza. Ed è una cosa bellissima perché questi progetti non sono semplici esercizi accademici, ma possono fornire spunti concreti e innovativi per le future azioni di sviluppo urbano già pianificate dal Comune.
L’integrazione dell’intelligenza artificiale nel processo di progettazione architettonica permette di analizzare grandi quantità di dati, simulare scenari complessi e ottimizzare le soluzioni progettuali in modo più efficiente rispetto ai metodi tradizionali.
I progetti presentati dagli studenti del Poliba non si limitano a ridisegnare gli spazi urbani, ma mirano a creare una Molfetta più sostenibile e orientata al futuro. Perché no?
Un modello per altre città
Il progetto di Molfetta potrebbe servire da modello per altre città costiere italiane che cercano di bilanciare la conservazione del patrimonio storico con le esigenze di modernizzazione e sviluppo sostenibile.
Molte delle tecnologie e dei concetti presentati sono già alla nostra portata. La vera sfida sarà implementare queste visioni in modo pratico, considerando le esigenze e le risorse della comunità locale.
La mostra “Istantanee dal futuro” è un’opportunità per la comunità di Molfetta di immaginare e discutere il proprio futuro. Questi progetti potrebbero trasformare la città in un laboratorio vivente di innovazione urbana, dimostrando come l’intelligenza artificiale e l’architettura possano collaborare per creare spazi urbani più vivibili, sostenibili e adatti alle sfide del XXI secolo. Vàmmene, ciucci!