Marte, il pianeta rosso, potrebbe un giorno tingersi di verde. Non sarebbe il risultato delle teorie sulla “marteformazione” dell’ex Capo della NASA, ma della presenza di un semplice pianta nostrana. Un team di scienziati cinesi ha scoperto che un umile muschio terrestre può resistere alle condizioni estreme del pianeta.
Questa piccola pianta potrebbe un giorno essere la chiave per trasformare in realtà il sogno di rendere abitabile Marte? Andiamoci molto, molto piano. E poi perché volare così, con la fantasia, quando la notizia è bella già di suo?
La scoperta
Un team di ricercatori in Cina ha condotto uno studio innovativo sul Syntrichia caninervis, un tipo di muschio comunemente trovato in ambienti terrestri remoti e ostili come l’Antartide o il deserto del Mojave negli Stati Uniti. Lo studio ha rivelato che questo muschio non solo sopravvive, ma addirittura prospera in condizioni simili a quelle di Marte. Approfondite quando volete l’articolo originale, intanto vi dico qui.
Per testare la resistenza del muschio, gli scienziati hanno ricreato in laboratorio le condizioni estreme del pianeta rosso:
- Atmosfera composta al 95% da anidride carbonica
- Temperature fino a -196°C
- Alti livelli di radiazioni ultraviolette
- Bassa pressione atmosferica
I Risultati? Sorprendenti
Il muschio ha dimostrato una notevole resilienza: è sopravvissuto alle condizioni estreme e si è ripreso rapidamente da una quasi completa perdita d’acqua
Il Prof. Stuart McDaniel dell’Università della Florida, esperto di muschio (non ridete) e non coinvolto nello studio, ha commentato:
Questo articolo è entusiasmante perché mostra che il muschio del deserto sopravvive all’esposizione ad alcuni degli stress che probabilmente si troverebbero durante un viaggio su Marte, inclusi livelli molto alti di radiazioni, temperature molto fredde e livelli di ossigeno molto bassi.
“Super muschio”: prospettive future
Gli scienziati considerano questo esperimento un passo incoraggiante verso la possibile coltivazione di piante sulla superficie marziana. Si spera che in futuro il muschio possa essere portato sulla Luna o su Marte per testarne la crescita al di fuori della Terra.
Il Prof. Edward Guinan dell’Università di Villanova negli Stati Uniti ha descritto lo studio come impressionante, affermando:
Questo umile muschio del deserto offre speranza per rendere piccole porzioni di Marte abitabili per l’umanità in futuro.
Faccio io il bastian contrario? Ok, lo faccio io
Nonostante l’entusiasmo, è importante notare almeno 3 cose:
- Lo studio ha testato solo esposizioni brevi alle condizioni marziane
- Restano da valutare gli effetti a lungo termine
- La terraformazione di Marte rimane un obiettivo estremamente complesso e a lungo termine.
Questo, ripeto, non toglie nulla all’importanza della scoperta. E vi dico anche il perché.
Il ruolo del muschio nell’ecosistema terrestre
Per comprendere meglio l’importanza di questa scoperta, è utile considerare il ruolo del muschio negli ecosistemi terrestri. Potremmo definire il muschio come il nostro “Pioniere della colonizzazione”: è spesso tra i primi organismi a colonizzare nuovi ambienti.
Con le sue grandi capacità (aiuta a trattenere l’umidità del suolo, le sue radici stabilizzano il terreno, fornisce un habitat favorevole per altri organismi più piccoli) è un po’ come il tizio che conquista un pezzo di terra arida e lo trasforma in un resort per farci le vacanze.
Queste caratteristiche potrebbero rivelarsi cruciali in un eventuale tentativo di terraformazione di Marte, è vero. Ma sono ancora più utili per migliorare lo stato di posti terrestri dove imperano siccità e altre condizioni negative.
Prossimi passi nella ricerca
Come detto, sono necessarie ulteriori ricerche per tirare fuori qualcosa di buono e di utile da questo muschio “forzuto”:
- Testare la sopravvivenza del muschio in condizioni estreme (come quelle marziane) per periodi più lunghi;
- Esaminare la possibilità di modificare geneticamente il muschio per aumentare la sua resistenza;
- Valutare come il muschio potrebbe essere utilizzato in sinergia con altre forme di vita per creare un ecosistema sostenibile, su Marte o sulla Terra :)
Un muschio maschio senza rischio
La scoperta che il Syntrichia caninervis può sopravvivere in condizioni simili a quelle di Marte apre nuove ed entusiasmanti possibilità per l’ambiente terrestre e anche per l’esplorazione spaziale e la potenziale colonizzazione di altri pianeti.
Siamo ancora lontani dal rendere Marte un pianeta verde e abitabile, ma siamo decisamente meno lontani dal rendere la Terra un pianeta inospitale, per cui benvenuta ricerca.
L’umile muschio, spesso trascurato, potrebbe diventare un’avanguardia cruciale del nostro futuro.