Il Mago di Oz sognava di dare un cuore al suo Uomo di Latta. Oggi, la realtà ha superato la fantasia: un uomo in carne e ossa ha vissuto per giorni con un cuore artificiale in titanio. Questa prima mondiale, realizzata negli Stati Uniti, può diventare una speranza concreta per milioni di pazienti affetti da insufficienza cardiaca terminale, trasformando il campo dei trapianti cardiaci. Ma come funziona questo cuore meccanico e quali sfide dovrà ancora superare?
Un cuore di titanio
Il BiVACOR Total Artificial Heart (TAH) rappresenta un salto quantico nel campo della cardiologia. A differenza dei precedenti cuori artificiali, questo dispositivo non imita il battito di un cuore umano. Utilizza invece un unico rotore a levitazione magnetica che pompa il sangue sia verso i polmoni che verso il resto del corpo.
Il TAH è grande quanto un pugno, e tutto di titanio: virtualmente indistruttibile. Il suo design unico elimina l’attrito, riducendo l’usura nel tempo. Un controller esterno portatile, invece, alimenta il dispositivo attraverso un cavo che esce dall’addome del paziente.
Il primo impianto umano
Dopo dieci anni di sviluppo e numerosi studi su animali, il TAH BiVACOR è stato impiantato con successo in un uomo di 58 anni presso il Baylor St. Luke’s Medical Center. Il dispositivo ha funzionato perfettamente per otto giorni, fino a quando non si è reso disponibile un cuore donatore.
Con meno di 6.000 trapianti di cuore effettuati annualmente in tutto il mondo, il TAH BiVACOR potrebbe offrire una soluzione vitale per i pazienti in attesa di trapianto, estendendo e migliorando la qualità della loro vita.
Cuore artificiale in titanio, la roadmap
Nonostante il successo iniziale, restano domande sulla durata a lungo termine del dispositivo nell’organismo umano. I test di laboratorio sono promettenti, con il dispositivo che ha funzionato ininterrottamente per quattro anni.
La FDA ha approvato l’impianto del TAH BiVACOR in fino a cinque pazienti con insufficienza cardiaca terminale in tutto l’arco di quest’anno. Questo trial clinico sarà cruciale per valutare l’efficacia e la sicurezza del dispositivo su un campione più ampio di pazienti.
Confronto con altre tecnologie
Attualmente, solo un altro cuore artificiale ha ricevuto l’approvazione commerciale dalla FDA: il SynCardia Total Artificial Heart. Tuttavia, il suo design con membrane flessibili e valvole lo rende meno durevole del TAH BiVACOR.
Il futuro del cuore artificiale (e dei trapianti cardiaci)
Il fondatore di BiVACOR, Daniel Timms, vede questo successo come un passo verso un futuro in cui i pazienti non dovranno più attendere anni per un trapianto. L’obiettivo è rendere questi dispositivi sempre disponibili, come ampia (e potenzialmente lunga) “soluzione ponte”, migliorando rapidamente la qualità della vita dei pazienti.
Il cuore artificiale di titanio BiVACOR, in sintesi, è una speranza concreta per milioni di pazienti in attesa di trapianto. Ha appena iniziato a battere (nonostante, tecnicamente, non abbia battiti) e non vediamo l’ora di assistere ai prossimi capitoli.