Immaginate di camminare per le strade della vostra città e notare qualcosa di diverso. I tradizionali lampioni sono stati sostituiti da strutture più alte e moderne: non sono semplici luci stradali, ma le nuove colonnine BeamSpot di Beam Global. Perchè le avete notate? Beh, perchè è impossibile non farlo. Con un’altezza che può raggiungere i 12 metri (40 piedi), questi colossi dell’energia pulita sono parecchio vistose. Ma non lasciatevi intimidire dalle loro dimensioni: sono qui per rendere la vita urbana più semplice e verde.
Più che semplici lampioni, e più che semplici colonnine
Le BeamSpot non si limitano a illuminare le nostre strade. Sono vere e proprie centrali energetiche in miniatura. Sfruttando l’energia solare e, in alcuni modelli, anche quella eolica, queste colonnine riescono a immagazzinare fino a 15 kWh di energia in una batteria integrata. Ma a cosa serve questa energia? Presto detto: ogni BeamSpot può fornire fino a 354 km di autonomia ai veicoli elettrici ogni giorno. È come avere una piccola stazione di servizio verde proprio sotto casa.
La risposta al dilemma dell’uovo e della gallina
Voi lo sapete bene qual è uno dei maggiori ostacoli alla diffusione dei veicoli elettrici. Lo sapete voi commentatori amati, quelli curiosi ed anche critici ma gentili. E lo sapete anche voi gradassi da tastiera, impegnati ogni giorno a dire che l’elettrico è solo un bluff. Capitalizzate questo limite finchè potete, perchè non durerà in eterno. Intanto, va detto con onestà, questo limite c’è, ed è reale. Signori, le infrastrutture di ricarica non esistono. Riformulo, se preferite: sono largamente insufficienti. D’altra parte, perché investire in colonnine se ci sono ancora poche auto elettriche? Un serpente che si morde la coda. La gallina e l’uovo ferme nell’eterno dilemma. Le colonnine BeamSpot (o soluzioni simili, ché BeamSpot mica ha l’esclusiva) potrebbero essere la soluzione a questo circolo vizioso.
Immaginate di poter parcheggiare la vostra auto elettrica sotto un lampione e trovarla carica al vostro ritorno. Niente più ansia da autonomia o lunghe soste alle stazioni di ricarica. Colonnine del genere renderebbero la ricarica un processo naturale e integrato nella routine quotidiana.
Colonnine? Colonnone, ma facili da installare
Uno degli aspetti più interessanti delle BeamSpot è la loro facilità di installazione. Beam Global afferma che possono essere collegate all’infrastruttura esistente senza bisogno di costosi e invasivi lavori di scavo o potenziamento della rete elettrica. Questo significa meno disagi per i cittadini e costi ridotti per le amministrazioni. È come se stessimo aggiornando la nostra città con un semplice “plug and play”.
Ad ogni modo, queste colonnine non sono pensate solo per i centri delle grandi città. Beam Global vede un grande potenziale anche nelle comunità in cui i residenti non hanno accesso a un garage o a parcheggi privati. Immaginate un condominio dove ogni posto auto è equipaggiato con una BeamSpot. Improvvisamente, vivere in un appartamento non è più un ostacolo per possedere un’auto elettrica.
Strano ma vero
Certo, vedere questi giganti spuntare per le strade potrebbe far pensare a un’invasione aliena. E francamente, non andranno bene ovunque: penso ai centri storici delle città d’Arte, e inorridisco al solo pensiero di vedere questi cosi. Con un utilizzo intelligente, però, queste colonnine sono un passo avanti verso città più sostenibili e vivibili. Riducono la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale, sfruttano energie rinnovabili e facilitano la transizione verso la mobilità elettrica.
Certo, ci vorrà un po’ per abituarsi alla vista di questi giganti buoni nelle nostre strade. Ma pensate a quanto sarà bello poter dire ai vostri nipoti: “Una volta i lampioni servivano solo a fare luce”. E voi, siete pronti ad alzare lo sguardo e vedere come cambia il mondo?