Immaginate un luogo dove l’Islam moderato permette alle donne di vestirsi come vogliono e l’alcol non è proibito. E immaginatelo in un’enclave, uno stato sovrano proprio nel cuore dell’Europa. Non è una fanfiction: è esattamente ciò che sta per accadere a Tirana, capitale dell’Albania. Il primo ministro Edi Rama sta per annunciare la creazione di un micro-stato islamico basato su un Islam moderato, e governato dall’ordine sufi dei Bektashi.
Questo progetto audace non solo sfida gli stereotipi sull’Islam, ma potrebbe anche ridefinire in qualche modo il ruolo della religione nella politica moderna.
Un’iniziativa senza precedenti
L’Albania, un paese noto per la sua straordinaria armonia religiosa, si appresta a compiere un passo senza precedenti nella storia moderna. Il progetto prevede la trasformazione di un compound di quasi 110.000 metri quadrati (circa 27 acri) nel centro di Tirana in uno stato sovrano. Questo territorio, grande un quarto del Vaticano, diventerà il nuovo Stato più piccolo del pianeta, superando proprio quello Pontificio.
Il primo ministro albanese sostiene che l’obiettivo di questo nuovo stato sia promuovere una versione tollerante dell’Islam, di cui l’Albania va fiera. “Dobbiamo prenderci cura di questo tesoro che è la tolleranza religiosa e che non dovremmo mai dare per scontato,” ha dichiarato Rama in un’intervista.
Chi sono i Bektashi, alfieri dell’Islam moderato
I Bektashi sono un ordine sufi sciita fondato nel XIII secolo in Turchia, ma ora di base soprattutto in Albania. Il loro approccio all’Islam è noto per essere particolarmente moderato, liberale e tollerante. Il leader supremo dei Bektashi, Edmond Brahimaj, conosciuto dai seguaci come Baba Mondi, sarà alla guida di questo nuovo stato.
Baba Mondi, 65 anni, che è anche un ex ufficiale dell’esercito albanese, ha spiegato la sua visione per il nuovo Stato: “Dio non proibisce nulla; ecco perché ci ha dato le menti”. Questo approccio si riflette nelle politiche che intende adottare, che includono quella di permettere l’alcol e di lasciare le donne libere di vestirsi come desiderano.
Un messaggio al mondo
La creazione di questo micro-stato islamico moderato va oltre la semplice politica interna albanese. Rama vede in questo progetto un’opportunità per inviare un messaggio al mondo: “Non lasciate che lo stigma dei musulmani definisca chi sono i musulmani”.
Questo stato potrebbe diventare un simbolo potente di tolleranza religiosa e convivenza pacifica in un’epoca segnata da tensioni interreligiose.
Sfide e opportunità
Naturalmente, la creazione di un nuovo stato, per quanto piccolo, comporta numerose sfide. Un team di esperti legali, inclusi avvocati internazionali, sta attualmente redigendo la legislazione che definirà lo status sovrano del nuovo stato all’interno dell’Albania. Questa legislazione dovrà essere approvata dal Parlamento, controllato dal Partito Socialista al governo di Rama.
Rimane da vedere quali paesi, se ce ne saranno, accetteranno di riconoscere la sovranità dei Bektashi. Rama ha ammesso che finora solo alcuni dei suoi più stretti collaboratori sono a conoscenza del piano e che alleati della NATO come gli Stati Uniti non sono stati consultati.
‘Vaticano’ dell’Islam moderato, implicazioni per il futuro
Se realizzato, questo progetto potrebbe avere implicazioni significative non solo per l’Albania, ma per l’intera regione e oltre. Potrebbe servire come modello di coesistenza religiosa e dimostrare che l’Islam moderato può essere compatibile con un sistema di interrelazioni globali (anche se al di là delle religioni c’è da discutere, perdonatemi la molesta impertinenza, quanto siano “moderate” le dottrine economiche, il liberismo, il capitalismo, l’imperialismo che imperano altrove).
Chiaramente ci sono anche potenziali rischi. Come reagiranno altre nazioni musulmane, in particolare quelle con interpretazioni più tradizionali e conservative dell’Islam? E come influenzerà questo progetto le relazioni dell’Albania con paesi come l’Iran, con cui i rapporti sono già un po’ tesi?
: Un esperimento audace
La creazione dello Stato Sovrano dell’Ordine Bektashi è un esperimento audace che sfida le convenzioni sulla sovranità, la religione e la politica. Rappresenta un tentativo unico di promuovere la tolleranza religiosa attraverso mezzi diplomatici e politici.
Non so se questo micro-stato riuscirà a realizzare le sue promesse, ben più ambiziose di quelle “folkloristiche” dei robot nei templi Indù. Indipendentemente dall’esito, l’iniziativa dell’Albania ha già stimolato un importante dialogo sul ruolo dell’Islam moderato in Europa e sul futuro della convivenza religiosa.