Non può piovere per sempre, avrebbe detto il “Corvo”. Quando capita, però, farebbe comodo non avere le mani occupate. Basta questa esigenza a giustificare un esercizio di tecnologia come quello di cui vi parlo qui? Sentite questa: c’era una volta il parapioggia, un fedele compagno nelle giornate piovose che non ha subito grandi cambiamenti dal 1705. Oggi un giovane inventore con la passione per i droni lo ha trasformato radicalmente. Benvenuti nel futuro del parapioggia, dove non è la nuvola di Fantozzi ad inseguirvi, ma l’ombrello. come un guardiano alato. È l’alba di una nuova era per la protezione dalla pioggia o solo l’ennesima invenzione stravagante destinata a far sorridere?
Un’idea che prende il volo
Immaginate di camminare per strada sotto un acquazzone, ma invece di tenere in mano un ombrello, vedete un drone che fluttua sopra la vostra testa, tenendo al riparo la vostra preziosa acconciatura. Niente, è questo il succo dell’invenzione presentata sul canale YouTube “I Build Stuff“. Il nostro giovane inventore, con un misto di genio e follia, ha deciso di unire due mondi apparentemente distanti: quello dei droni e quello degli ombrelli. Il risultato? Un parapioggia volante che promette di rivoluzionare il modo in cui affrontiamo le giornate di pioggia.
Parapioggia volante: tecnologia all’avanguardia o complicazione inutile? La seconda che hai detto
Passiamo rapidamente al funzionamento: il parapioggia volante è dotato di una struttura a croce realizzata con pezzi stampati in 3D, che si estende oltre i confini dell’ombrello tradizionale. Alle estremità di questa struttura, piccole eliche girano vorticosamente, sollevando l’intero apparato in aria. L’uso di tubi in fibra di carbonio, leggeri ma resistenti, permette al drone di sollevarsi efficacemente, trascinando con sé la struttura del parapioggia. È un po’ come se il vostro ombrello avesse improvvisamente deciso di prendere un brevetto.
Lo so, lo sento. Qualcuno è tentato di dire “shut up and take my money” (siete seri?) ma prima di correre a ordinare il vostro parapioggia volante personale, fermiamoci un attimo a considerare i potenziali inconvenienti. Per esempio, come si controlla questo oggetto volante non identificato? Se un colpo di vento può ribaltare anche l’ombrello che avete in mano, questo aggeggio come si governa? Non è mica come quest’altro drone. Al momento, l’inventore propone due opzioni: potete pilotare il drone voi stessi, con lo sguardo rivolto verso l’alto (perfetto per evitare pozzanghere e incontrare nuove persone, giusto?), oppure usarlo per proteggere qualcun altro, seguendo quella persona come un fedele cagnolino volante. Si faccia sedere l’inventore e si faccia entrare Totò. Qualcuno, per favore, tenga aperto un occhio dell’inventore, forte forte forte.
Il futuro è nelle nuvole (di pioggia)
Nonostante le evidenti sfide, il nostro intrepido inventore non si arrende. Sta già pensando di aggiungere una telecamera e programmare il parapioggia volante per seguire l’utente autonomamente. Immaginate una città piena di ombrelli volanti che si inseguono tra loro come in un balletto aereo. Poetico? Forse. Magritte ci farebbe un quadro. Pratico? Non lo so, Rick. Fino a che punto siamo disposti a complicare oggetti semplici in nome dell’innovazione?
Eppure, anche questo osceno parapioggia volante, che per ora (vorrei ben dire) non è destinato alla produzione di massa, rappresenta quello spirito di creatività e sperimentazione che spinge avanti il progresso tecnologico. Dopotutto, molte grandi invenzioni sono nate da idee che inizialmente sembravano assurde. Che ne pensate? Sareste disposti a sostituire il vostro fedele ombrello con un drone volante? O preferite tenere i piedi (e gli ombrelli) saldamente a terra? Una cosa è certa: non ci si annoia mai.