A volte, anche gli astronauti hanno bisogno di una mano. O meglio, di un braccio. Robotico, aggiungo. Per questo, con la gravità lunare che sfida la stabilità e le tute spaziali che limitano i movimenti, gli arti robotici SuperLimbs del MIT potrebbero essere l’aiuto indispensabile per le future missioni lunari.
Questi strumenti innovativi promettono di aiutare gli astronauti a rialzarsi con facilità, garantendo sicurezza durante le passeggiate spaziali. Non si tratta solo di comodità, ma di una necessità in un ambiente dove una caduta potrebbe causare problemi significativi.
Cadute lunari: un problema reale
Forse non lo sapete, ma durante le missioni Apollo, gli astronauti sono caduti o hanno rischiato di cadere ben 50 volte. Sulla Luna, la gravità è un sesto di quella terrestre, ma l’inerzia rimane la stessa, il che significa che rialzarsi non è semplice.
Ed è proprio a questo che servono i SuperLimbs, con il loro design pensato per dare supporto durante situazioni critiche. Erik Ballesteros, ricercatore del MIT, ha spiegato che l’obiettivo è rendere questi arti robotici una parte essenziale dell’attrezzatura degli astronauti, riducendo la fatica e il rischio durante le missioni.
Il mio obiettivo è far diventare questi arti quasi come il nuovo paradigma per gli astronauti.
Erik Ballesteros in un’intervista alla CNN
SuperLimbs: un aiuto per la sicurezza
Il funzionamento dei SuperLimbs è semplice ma efficace. Attaccati allo zaino di supporto vitale delle tute spaziali, questi arti robotici possono essere controllati tramite un joystick, e offrono una spinta o un supporto decisivo per rimettersi in piedi. Una sorta di tentacoli da Doctor Octopus.
Il vantaggio? Gli astronauti possono evitare di passare troppo tempo a contatto con la pericolosa polvere lunare, considerata altamente tossica. Secondo Ana Diaz Artiles, professore associato di ingegneria aerospaziale alla Texas A&M, questa tecnologia potrebbe essere vitale per mantenere gli astronauti al sicuro dall’esposizione alla polvere.
La polvere lunare è super tossica: meno tempo gli astronauti trascorrono a rotolarcisi dentro, meglio è.
Ana Diaz Artiles
Arti robotici, una tecnologia in evoluzione
Certo, ci sono ancora domande senza risposta: i SuperLimbs saranno abbastanza robusti per resistere alle difficili condizioni lunari? E saranno sufficientemente leggeri da non ostacolare i movimenti? Secondo Ballesteros, ci vorrà ancora qualche anno per perfezionarli completamente, ma i primi test indicano che questi arti robotici potrebbero rivoluzionare l’esplorazione lunare, permettendo agli astronauti di muoversi con maggiore agilità e sicurezza.
Non possiamo semplicemente usare nastro adesivo e mettere insieme le cose; dobbiamo essere molto precisi e molto attenti.
Erik Ballesteros
Un futuro di esplorazione più sicura
Con il programma Artemis della NASA che prevede il ritorno degli astronauti sulla superficie lunare, strumenti come i SuperLimbs potrebbero fare la differenza. Non solo renderanno le operazioni più sicure, ma permetteranno anche agli astronauti di muoversi con maggiore libertà, riducendo lo sforzo fisico.
Potrebbe non essere così lontano il giorno in cui vedremo astronauti equipaggiati con questi arti robotici muoversi agilmente sulla Luna, pronti a esplorare e scoprire nuovi orizzonti.
Voglio che diventi quasi come un’estensione naturale dei loro corpi… quindi l’astronauta si sente quasi a disagio senza di loro.
Erik Ballesteros
L’evoluzione degli arti robotici e il futuro dell’esplorazione lunare
Pensate a quanto questo tipo di tecnologia potrebbe espandere le capacità umane in ambienti estremi. Non si tratta solo di sicurezza, ma anche di autonomia e di poter affrontare nuove sfide con strumenti all’avanguardia.
Le prossime missioni lunari della NASA, grazie agli sviluppi del MIT e del Jet Propulsion Lab, potrebbero aprire una nuova era per l’esplorazione spaziale, dove la tecnologia e il corpo umano si fondono in un connubio perfetto, pronto per affrontare le insidie dello spazio.
La Luna ci attende. E questa volta, saremo pronti a farle un abbraccio doppio.