Un’auto volante talmente maneggevole da potersi fermare anche a mezz’aria? Dopo anni di sviluppo (il primo concept, D-Dalus, risale al 2014), Cyclotech ha appena svelato BlackBird, un dimostratore che potrebbe aprire la strada a una nuova era della mobilità aerea urbana. E questa volta non stiamo parlando di un concept, ma di un veicolo che volerà nel 2025.
Anni fa, l’idea di un’auto volante sembrava ancora distante, tanto da diventare quasi un meme sulla differenza tra aspirazioni e realtà. Oggi il sogno è un po’ meno irrealizzabile, e la tecnologia sembra pronta a sorprenderci.
CycloRotor: il cuore del BlackBird di Cyclotech
Alla base del BlackBird c’è la tecnologia CycloRotor, una soluzione unica e avanzata di propulsione a 360 gradi, capace di rivoluzionare il controllo e la sicurezza del volo. Questo sistema è l’unico in grado di gestire la spinta in ogni direzione e intensità, consentendo una precisione assoluta nei movimenti.
Grazie a sei rotori elettrici di nuova generazione, BlackBird può decollare e atterrare in verticale, muoversi lateralmente senza inclinarsi e, addirittura, effettuare frenate di emergenza in aria. Un’innovazione che permette al veicolo di eseguire manovre delicate come il “parcheggio” in aria, una vera e propria svolta per l’aviazione urbana.
“Siamo l’unica azienda al mondo che sviluppa i CycloRotor per applicazioni commerciali,” afferma Hans-Georg Kinsky, CEO di CycloTech. “Con BlackBird, dimostriamo come questa tecnologia possa aprire il mercato delle auto volanti.”
Manovrabilità e sicurezza a livelli mai visti
BlackBird non è solo una macchina volante, ma una visione di mobilità che unisce compattezza, efficienza e sicurezza. La configurazione con sei rotori non è casuale: oltre a garantire una manovrabilità eccezionale, fornisce una ridondanza tale che, in caso di guasto di un rotore, il veicolo può continuare a volare in modo controllato. La capacità di arrestarsi a mezz’aria e di atterrare con precisione persino in condizioni atmosferiche avverse rende BlackBird un’opzione interessante per ambienti urbani densi e complessi.
Le specifiche tecniche di BlackBird sono impressionanti:
- Possibilità di atterrare su superfici inclinate
- Una struttura compatta: 4,9 metri di lunghezza, 2,3 di larghezza e 2,0 di altezza
- Un peso massimo al decollo di 340 kg
- Velocità di volo fino a 120 km/h
- Capacità di mantenere un angolo di beccheggio fino a 30° in hovering
- Atterraggio di precisione anche in condizioni meteorologiche avverse
Un comfort di volo pensato per la mobilità urbana
A bordo di BlackBird, il comfort non è stato trascurato. Il sistema di propulsione avanzato separa la traiettoria di volo dall’orientamento del veicolo, riducendo così l’inclinazione durante le manovre. Questo garantisce stabilità e una maggiore piacevolezza del volo, anche per chi non è abituato alle sollecitazioni del cielo. Il volo diventa, quindi, un’esperienza gradevole, adattabile e sicura anche in caso di frenate improvvise o turbolenze.
Grazie alla sua capacità di atterrare in spazi angusti e su superfici inclinate, il BlackBird ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui immaginiamo e utilizziamo la mobilità aerea. È un progetto che punta alla praticità e all’accessibilità, rendendo possibile un futuro in cui il cielo sia parte della nostra quotidianità, esattamente come lo sono oggi le strade.
Prossimo decollo: 2025
CycloTech si prepara a far decollare il BlackBird nel 2025, segnando così l’inizio di una nuova fase della mobilità aerea. Il veicolo, di dimensioni ridotte rispetto a una normale automobile, potrebbe diventare il precursore di una nuova generazione di mezzi pensati per la città: un po’ aerotaxi, un po’ “fly sharing”.
L’entusiasmo per BlackBird è palpabile: non solo perché rappresenta un’innovazione tecnologica, ma perché concretizza una visione di mobilità sembrava impossibile.
CycloTech e il futuro della mobilità aerea urbana
Questa innovazione non riguarda solo il volo, ma anche la nostra idea di città. Il BlackBird di CycloTech ci spinge a ripensare la mobilità urbana, immaginando un domani in cui il traffico possa svilupparsi non solo sulle strade, ma anche nel cielo. E mentre il sogno delle macchine volanti si avvicina, l’idea che ognuno di noi possa solcare l’aria per gli spostamenti quotidiani non sembra più così irraggiungibile.
“Stiamo lavorando per rendere la mobilità aerea accessibile come quella terrestre,” ha aggiunto Kinsky. “La nostra missione è aprire il cielo a tutti, rendendo il volo una parte normale della nostra vita quotidiana.”