Okay ragazzi, ora si parla di roba tosta. Avete presente i magneti, no? Quelli che si attaccano al frigo o che usavate per fare dispetti ai compagni alle elementari. Bene, dimenticateveli. Perché sta per arrivare l’altermagnetismo e vi farà vedere i magneti sotto una nuova luce. In pratica, alcuni gruppi di ricerca sono riusciti a creare dei materiali in cui ferromagnetismo e antiferromagnetismo, due proprietà opposte, convivono e collaborano. Un po’ come se Goku e Vegeta si alleassero per sconfiggere un nemico comune, ma a livello atomico. Il risultato? Magneti con super poteri che potrebbero rivoluzionare l’elettronica, l’informatica e pure la fisica quantistica. Volete sapere come ci sono riusciti e cosa c’entra lo spin elettronico? Continuate a leggere e ve lo spiego in parole semi-semplici.
Magneti quantistici crescono
Partiamo dalle basi. I magneti tradizionali funzionano grazie al ferromagnetismo, ovvero la capacità di attrarre oggetti ferrosi come il vostro portachiavi o la Torre Eiffel. Dall’altra parte della barricata c’è l’antiferromagnetismo, una proprietà più subdola e invisibile che agisce sui materiali non ferrosi. Gli scienziati sono riusciti a unire queste due proprietà apparentemente incompatibili, mostrando in uno studio su Nature le immagini di un materiale “altermagnetico”. Ma come hanno fatto a far collaborare due nemici giurati? Il segreto sta negli spin elettronici, ovvero nel modo in cui gli elettroni “girano” su se stessi. È un po’ come se ogni elettrone fosse una trottola impazzita.
Nei materiali altermagnetici, questi spin possono essere personalizzati e orientati in direzioni specifiche, creando pattern magnetici unici. E indovinate un po’? Gli scienziati hanno usato un cristallo di telluride di manganese (MnTe) come base per queste acrobazie quantistiche. Praticamente un magnete hipster.
Immaginate il futuro
Okay, ma a cosa serve tutto questo? Le applicazioni sono da capogiro. Pensate a dispositivi elettronici super efficienti, dove gli spin fanno da semafori per far circolare i dati senza intoppi. Oppure immaginate computer quantistici potenziati, che sfruttano l’altermagnetismo per eseguire calcoli impossibili. E che dire di superconduttori e materiali topologici? L’altermagnetismo potrebbe dare una bella spinta anche a questi campi di ricerca. Insomma, il futuro è magnetico e alternativo.
Certo, siamo ancora agli inizi di questa rivoluzione magnetica. Gli scienziati devono capire come sfruttare al meglio queste proprietà esotiche e come produrre materiali altermagnetici su larga scala.
Altermagnetismo: verso l’infinito e oltre
L’altermagnetismo ci sta aprendo le porte di un mondo nuovo, dove le regole del magnetismo classico vengono riscritte. È come passare dai floppy disk agli SSD, dai Nokia 3310 agli smartphone, da Pac-Man a Fortnite. Insomma ragazzi, tenetevi forte perché il futuro sarà altermagnetico. E voi, cosa ne pensate di questi magneti quantistici? Vi affascinano o vi fanno venire il mal di testa? Fatemi sapere nei commenti sui vari social di Futuro Prossimo.
Io intanto vado a cercare il mio vecchio Tamagotchi, chissà che con un po’ di altermagnetismo non riprenda vita.