Gli scarafaggi sono tra le creature più resilienti del pianeta, capaci di sopravvivere in condizioni estreme e di navigare attraverso terreni complessi con un’agilità che nessun robot ha mai eguagliato. E se potessimo sfruttare queste incredibili capacità? Un nuovo studio presenta una fabbrica automatizzata di insetti bionici che potrebbe cambiare il modo in cui affrontiamo le operazioni di ricerca e soccorso.
La fabbrica degli insetti bionici
La Cyborg Insect Factory è un notevole passo avanti nel campo della biorobotica. Questo sistema automatizzato è in grado di equipaggiare uno scarafaggio con un piccolo zaino elettronico in soli 68 secondi, un processo che utilizza un sistema di visione basato su deep learning per identificare con precisione il punto di impianto sul dorso dell’insetto.
Il processo è stato ottimizzato per essere rapido ed efficiente, mantenendo al contempo gli stessi standard di prestazione dei sistemi assemblati manualmente. La velocità di assemblaggio apre la strada alla possibilità di creare anche gruppi enormi di questi insetti bionici, essenziali per operazioni di ricerca e soccorso su larga scala. Questa innovazione si distingue dai precedenti tentativi di creare insetti cyborg, che includevano modelli con antenne collegate agli zaini o versioni alimentate ad energia solare. L’obiettivo principale qui è la scalabilità della produzione.
I protagonisti del progetto
I ricercatori hanno scelto come “piattaforma biologica” per insetti bionici il Gromphadorhina portentosa, meglio noto come scarafaggio sibilante del Madagascar. Questa specie presenta caratteristiche particolarmente interessanti: può vivere fino a cinque anni e produce un caratteristico sibilo forzando l’aria attraverso le aperture respiratorie.
L’avanzamento dei robot ibridi insetto-computer promette grandi risultati nella navigazione di terreni complessi e nel miglioramento delle applicazioni robotiche
La longevità di questi insetti è un vantaggio significativo, poiché permette un utilizzo prolungato dopo la trasformazione in insetti bionici. La loro naturale abilità nel navigare terreni accidentati li rende superiori a qualsiasi robot biomimetico sviluppato finora. Gli zaini elettronici permettono di controllare sia la direzione che la velocità degli insetti, creando così un sistema ibrido che combina il meglio della natura con la tecnologia moderna.
Il futuro delle operazioni di soccorso (solo quelle?)
Questo approccio alla robotica biologica si inserisce in un contesto più ampio di ricerca, che include anche l’esplorazione di serpenti robotici e ratti viventi per missioni di soccorso. Gli insetti bionici potrebbero offrire vantaggi unici grazie alle loro dimensioni ridotte e alla capacità di muoversi in spazi estremamente ristretti.
Lo studio, attualmente in fase di pre-pubblicazione su arXiv (ve lo linko qui), suggerisce che questa tecnologia potrebbe gettare le basi per una produzione e un impiego su larga scala in applicazioni del mondo reale. La rapidità del processo di assemblaggio automatizzato, unita alla precisione del controllo, rappresenta un significativo passo avanti verso questo obiettivo. La possibilità di creare rapidamente gruppi numerosi di insetti bionici potrebbe rivoluzionare il modo in cui affrontiamo le operazioni di ricerca e soccorso in ambienti complessi o pericolosi per l’uomo. E qualcuno penserà (ma chi potrebbe dargli torto?) che anche le applicazioni militari sono tante. A quanto pare, dotarsi di armi difensive anche dagli scarafaggi non è un’assurdità: e infatti, ci sono anche quelle.