Da pioniere del volo extraterrestre a sentinella del clima marziano: la metamorfosi di Ingenuity è la dimostrazione che nel mondo dell’esplorazione spaziale nulla non si butta via niente. Gli scienziati del Jet Propulsion Laboratory hanno annunciato che il celebre drone, nonostante lo schianto che ha concluso la sua missione di volo, continuerà a servire la scienza in un modo completamente nuovo.
La fine dei voli di Ingenuity
Durante il meeting annuale 2024 della American Geophysical Union a Washington, gli scienziati della NASA hanno fornito un aggiornamento dettagliato sullo stato dell’elicotterino Ingenuity. Dopo aver viaggiato fino a Marte attaccato al rover Perseverance, il piccolo drone ha compiuto una serie di voli di prova per dimostrare che il volo motorizzato nell’atmosfera sottile di Marte era possibile.
La missione si è interrotta il 18 gennaio 2024, quando Ingenuity ha subito danni al rotore durante il suo 72° volo. Fantastico, se pensate che nemmeno il primo volo era sicuro.
Un’indagine spaziale senza precedenti
Håvard Grip, il primo pilota di Ingenuity, ha spiegato che l’indagine sull’incidente è stata complessa a causa dell’enorme distanza: il sito dell’incidente si trova a oltre 160 milioni di chilometri, senza scatola nera né testimoni oculari. L’analisi ha rivelato che i sistemi di navigazione del drone avevano troppo poche informazioni a causa della texture monotona e poco definita della superficie marziana.
“Se si interrogasse il sistema di controllo di Ingenuity, sarebbe tutto verde su tutta la linea per quanto la riguarda. Non ha un sensore sul sistema del rotore per rilevare il danno”, ha spiegato Tzanetos.
La buona notizia è che, a parte i danni al rotore, Ingenuity rimane in buone condizioni. Teddy Tzanetos, project manager del progetto, ha confermato che tutti i sensori di batteria e avionica sono funzionanti. Il drone ha ancora circa 20 anni di capacità di archiviazione a bordo, una “capienza” che gli permette di continuare a raccogliere misurazioni e immagini ogni sol marziano.
Le sfide della comunicazione
C’è però un ostacolo significativo: il rover Perseverance, che funge da ponte radio per le comunicazioni tra Ingenuity e la Terra, si trova ora a 3 chilometri di distanza. Tzanetos prevede che entro il prossimo mese il contatto potrebbe essere perso definitivamente, a meno che non si torni sul sito per il recupero dei campioni o con future missioni umane. Seguiremo questi sviluppi, e nel caso sarete i primi ad essere informati :)
A parte il finale “thrilling”, come detto, Ingenuity ha superato ogni aspettativa. Progettato per effettuare (nelle previsioni più rosee) solo cinque voli su Marte, ne ha completate decine e decine. Il suo successo ha aperto la strada a progetti ancora più ambiziosi: durante la presentazione, la NASA ha mostrato il concept di Mars Chopper, un nuovo elicottero marziano con sei rotori, 20 volte più pesante di Ingenuity e capace di trasportare diversi chili di strumentazione scientifica.
Ingenuity, il lascito di un pioniere
La storia di Ingenuity ci insegna molto sulla resilienza e l’adattabilità necessarie nell’esplorazione spaziale. Ciò che era nato come un semplice dimostratore tecnologico si è evoluto in un vero pioniere, aprendo la strada a una nuova era di volo extraterrestre. Anche ora, dopo aver concluso la sua missione principale, continua a contribuire alla nostra comprensione di Marte.
Nell’esplorazione spaziale, come nella vita, anche i fallimenti apparenti possono trasformarsi in opportunità inaspettate. Non sappiamo ancora cosa ci rivelerà Ingenuity nella sua nuova attività “oltre il pensionamento”, ma il suo posto nella storia dell’esplorazione spaziale è già assicurato.