Un nuovo oggetto si è aggiunto alla lista dei “cattivi”: i corpi celesti da monitorare con particolare attenzione. Si chiama 2024YR4 ed è balzato in cima alla classifica degli asteroidi potenzialmente pericolosi stilata dal NEOCC. Altro che Apophis, il precedente “sorvegliato speciale” che ci aveva fatto tremare qualche anno fa: questo nuovo visitatore cosmico ha caratteristiche che lo rendono particolarmente interessante per la comunità astronomica.
Non voglio fare allarmismo, voglio dirlo subito. Ciascuno di noi dia l’importanza che crede a questi “nudi” dati: è comunque una questione che merita il giusto approfondimento scientifico.
La scoperta di 2024YR4
Il 27 dicembre 2034 gli occhi elettronici del telescopio ATLAS di Rio Hurtado, in Cile, hanno intercettato qualcosa di insolito nel cielo notturno. Dopo attente analisi, gli astronomi hanno confermato la scoperta di un nuovo asteroide, catalogato come 2024YR4. Le prime osservazioni hanno rivelato che questo corpo celeste ha un diametro stimato tra i 40 e i 100 metri.
La peculiarità di questo oggetto? È la sua traiettoria orbitale. Secondo i calcoli attuali, esiste una probabilità dell’1,136% che 2024YR4 possa collidere con la Terra il 22 dicembre 2032. In termini più comprensibili, parliamo di una possibilità su 88 di impatto.
E questa probabilità ha catturato l’attenzione del NEOCC, il centro dell’Agenzia Spaziale Europea che monitora gli oggetti che passano nelle vicinanze del nostro pianeta. È poco? È tanto? Chiariamo.
Valutazione del rischio spaziale
Nella Scala Torino, il sistema di classificazione utilizzato per valutare il pericolo rappresentato da asteroidi e comete, 2024YR4 si posiziona al livello 3. Questa classificazione lo rende meritevole di attenzione da parte della comunità scientifica, ma non di panico generalizzato.
È importante sottolineare che una probabilità dell’1,136% significa anche, ovviamente, che c’è quasi il 99% di possibilità che l’asteroide si limiti a effettuare un passaggio ravvicinato, senza alcun impatto. L’esperienza passata, poi, insegna che ulteriori osservazioni potrebbero ridurre ancora la percentuale di rischio.
Gli astronomi avranno un’importante opportunità di studio il 17 dicembre 2028, quando 2024YR4 effettuerà un altro passaggio ravvicinato, questa volta sicuramente senza rischi. Questo flyby permetterà di raccogliere dati preziosi per affinare i calcoli sulla sua traiettoria. Nel frattempo, i “compiti a casa” per noi sono sempre gli stessi.
Tecnologie di difesa planetaria
La buona notizia è che non siamo più così impreparati di fronte a scenari di questo tipo. Nel 2022, la missione DART della NASA ha dimostrato con successo che è possibile deviare la traiettoria di un asteroide. L’impatto controllato della sonda con l’asteroide Dimorphos ha confermato l’efficacia di questa strategia di difesa planetaria.
In caso di conferma del rischio, le agenzie spaziali dispongono quindi di tecnologie già testate per intervenire. Ancora: un asteroide delle dimensioni di 2024YR4 potrebbe causare danni significativi a livello locale in caso di impatto, ma non rappresenterebbe una minaccia esistenziale come quella che causò l’estinzione dei dinosauri (quell’asteroide, o quegli asteroidi, avevano un diametro fino a circa 10 chilometri).
La comunità astronomica continua il suo lavoro di monitoraggio e analisi. Nuove osservazioni nei prossimi mesi permetteranno di stimare con maggiore precisione le caratteristiche e la traiettoria di questo visitatore spaziale, raffinando le probabilità di impatto e, molto probabilmente, riducendo ulteriormente il livello di rischio.
2024YR4, lezioni di sorveglianza spaziale
Questa scoperta evidenzia l’importanza dei programmi di sorveglianza degli oggetti near-Earth. Il fatto che 2024YR4 sia stato individuato con così largo anticipo rispetto alla data del potenziale impatto dimostra l’efficacia dei sistemi di monitoraggio attuali.
La capacità di identificare e tracciare questi oggetti con anni di anticipo è fondamentale per la sicurezza del nostro pianeta. Ci permette di studiare approfonditamente ogni potenziale minaccia e, se necessario, pianificare eventuali contromisure con tutto il tempo necessario.
Il caso di 2024YR4 rappresenta un eccellente esempio di come la scienza moderna affronti le potenziali minacce spaziali: con attenzione, metodicità e senza allarmismi ingiustificati. Neanche quelli dei “simpatici disfattisti” ai quali chiederei: tifate ancora asteroide? :)