Avete presente quella sostanza appiccicosa che il corpo produce apposta per proteggere le orecchie? Ecco, il cerume. C’è chi lo odia al punto da spendere 2.570€ per un dispositivo a forma di cuffia che lo aspira in 35 secondi. Parliamo di OtoSet, l’ultima creatura di SafKan Health: irriga il condotto uditivo con acqua distillata, ammorbidisce il cerume e lo risucchia via come un mini aspirapolvere. Peccato che, come ricorda il chirurgo Matthew Trotter al Daily Mail, “il cerume è come un guardiano: se lo licenzi tutti, i ladri entrano”. Tradotto: senza di lui, aumentano rischi di infezioni.
Ironia a parte, la FDA ha dato il via libera all’uso clinico. Ma c’è un dettaglio: OtoSet è attualmente riservato ai professionisti. E con quel prezzo, c’è da chiedersi se qualche clinica non preferirà tenersi i vecchi cotton fioc.
Acqua, aspirazione e un conto salato
Come funziona esattamente questo aspiratore di cerume high-tech? Indossi le cuffie, premi un pulsante e in meno di un minuto il gioco è fatto. I piccoli imbuti monouso garantiscono igiene, mentre la pressione dell’acqua (calibrata, spero, per non spaccare il timpano) scioglie i depositi più ostinati.
“È una soluzione efficace per i casi clinicamente validati”, spiega il sito di SafKan Health. Ma attenzione: “Non sostituisce una visita medica”.
E qui casca l’orecchio (è il caso di dirlo). Perché se da un lato OtoSet evita i rischi dei metodi fai-da-te, dall’altro rischia di normalizzare un’idea pericolosa: che il cerume sia un problema da eliminare a tutti i costi. Spoiler: non lo è. Serve a catturare polvere, batteri e a mantenere il pH dell’orecchio. Eliminarlo completamente è come togliere i filtri all’aria condizionata.
Il paradosso del cerume: più lo combatti, più ti perseguita
C’è un’amara ironia in questa storia: più tecnologia usiamo per “pulire” le orecchie, più aumentano i casi di tappi di cerume. Colpa di cotton fioc spinti troppo in profondità, irrigazioni aggressive e ora, forse, anche di dispositivi ipertecnologici.
SafKan Health sta lavorando a una versione domestica di OtoSet, ma gli esperti frenano: “Senza diagnosi, si rischia di aspirare aria (e soldi) inutilmente”, commenta un otorino napoletano che preferisce restare anonimo (ma perché? Non sono riuscito a convincerlo, a volte la privacy ha esigenze misteriose).
E pensare che basterebbe un po’ di buonsenso: il cerume si autogestisce. Se proprio forma un tappo, meglio una visita da uno specialista… che probabilmente userà un metodo vecchio come il cucco: una siringa con acqua tiepida. Costo della visita? Circa 30€. Con il risparmio, potete comprarvi un buon paio di cuffie. Ma per ascoltare musica, non per succhiarvi il cervello.
Conclusione: tra tecnologia e vecchi rimedi
OtoSet è indubbiamente ingegnoso, e in casi medici specifici potrebbe essere utile. Ma quando si tratta di cerume, la vera innovazione sarebbe educare alla pazienza. Perché a volte, la soluzione più smart è lasciar fare alla natura.
O almeno, finché qualcuno non inventerà un’app per prenotare il cerume che se ne va in vacanza da solo. #SuggerimentoNonRichiesto.