Provate a immaginare un mondo dove le parole scritte sono invisibili. Dove ogni cartello, ogni libro, ogni messaggio è un enigma inaccessibile. Questo è il mondo “inaccessibile” per chi non vede. Ma provate a immaginare anche un dispositivo semplice, economico, che possa dare voce a queste parole silenziose. Gli occhiali creati da Akhil Nagori, uno studente di terza media, fanno esattamente questo: catturano immagini di testi e le trasformano in audio attraverso un processo di trascrizione in tempo reale.
Non è un prodotto da migliaia di dollari, o un prototipo sviluppato da un laboratorio di ricerca avanzata. Stiamo parlando di un progetto realizzato con un Raspberry Pi Zero 2W, una fotocamera e poco altro, per un costo complessivo inferiore ai 70 dollari. La trascrizione testo-audio può essere davvero alla portata di tutti, democratizzando l’accesso all’informazione scritta.
Quando la semplificazione incontra l’ingegno
Il funzionamento del dispositivo è straordinariamente intuitivo nella sua concezione. Gli occhiali (che in realtà sono poco più di una montatura) ospitano una telecamera connessa a un Raspberry Pi alimentato a batteria. Premendo un semplice pulsante, la camera scatta una foto di ciò che si trova davanti al “campo visivo” dell’utilizzatore.
L’immagine viene poi elaborata attraverso un API di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR), che estrae il testo presente, un po’ come fa Google Lens. Infine, un sintetizzatore vocale trasforma le parole in audio, leggendole all’utente. Un processo che si svolge in pochi secondi, dando accesso immediato all’informazione scritta.
Quello che trovo affascinante è come la trascrizione avvenga senza bisogno di connessione internet o dipendenza da servizi esterni. Una soluzione elegante che mette l’autonomia dell’utente al primo posto. Ed è realizzabile da tutti, il progetto è Open Source.
La trascrizione di un salto tecnologico in prospettiva storica
Se ci pensate, è sorprendente come questo progetto renda evidente il progresso tecnologico degli ultimi decenni. Agli albori dell’informatica, il riconoscimento ottico dei caratteri e la sintesi vocale erano sfide enormi, campi di ricerca che richiedevano infrastrutture costose e team di esperti.
Oggi, un ragazzino di terza media può integrare queste tecnologie in un dispositivo indossabile per meno di 70 dollari. Ve lo giuro: a parte l’utilità, pensare a quanto sia avanzato questo progetto mi diverte proprio. Stiamo parlando di capacità che un tempo avrebbero potuto costituire un dottorato di ricerca, ora accessibili a chiunque.
La trascrizione testo-audio, spesso data per scontata da chi può leggere senza difficoltà, diventa così uno strumento di libertà, indipendenza e dignità per chi ne ha realmente bisogno. Il tutto grazie alla curiosità e all’ingegno di un ragazzo che ha deciso di “stare sulle spalle dei giganti” per vedere più lontano.
E forse è proprio questo il messaggio più potente: la tecnologia diventa veramente rivoluzionaria quando esce dai laboratori e diventa strumento di cambiamento reale nella vita delle persone.