Quanto sarebbe diversa la vostra vita se passaste meno tempo a fissare uno schermo? È la domanda che mi pongo ogni volta che vedo qualcuno (me compreso) controllare compulsivamente le notifiche ogni due minuti. Il Light phone III sembra offrire una risposta interessante a questa domanda esistenziale dei nostri tempi. Non è l’assenza totale di tecnologia, ma una sua versione più sobria e consapevole. Un dispositivo che conserva l’essenziale eliminando il superfluo, un po’ come quel famoso guardaroba minimalista dove tieni solo i vestiti che “suscitano gioia” (Marie Kondo, dove sei). Solo che in questo caso si tratta di eliminare tutte quelle app che ti risucchiano troppo tempo e troppa attenzione. Dicesi “digital detox”. Con il suo schermo monocromatico AMOLED e un sistema operativo volutamente scarno, questo telefono cercherà di riscrivere il nostro rapporto con la tecnologia mobile.
Light Phone III, un design che parla di essenzialità
Il Light phone III si presenta con un aspetto più squadrato rispetto al suo predecessore. Abbandonato il display E Ink, ora troviamo uno schermo AMOLED monocromatico da 3,92 pollici protetto da vetro opaco. La cornice è in metallo nero, con una griglia dell’altoparlante in plastica riciclata nella parte inferiore.
Bellina e piacevole la scelta dei controlli fisici: pulsanti per il volume, un pulsante menu, e un pulsante dedicato per l’otturatore della fotocamera che permette di mettere a fuoco (premendo a metà, come le fotocamere “di una volta”) prima di scattare. C’è persino una rotella fisica per regolare la luminosità dello schermo che, se cliccata, attiva la torcia. Un ritorno al tattile che trovo sorprendentemente rinfrescante. Per chi è abituato ai mastodontici smartphone moderni, questo dispositivo sembrerà minuscolo. Ma non è forse questo il punto? Occupare meno spazio, fisicamente e mentalmente.
Tecnologia essenziale, ma non primitiva
Non fatevi ingannare dall’aspetto minimalista: il Light phone III non è un banale telefono “stupido”. Sotto il cofano troviamo un processore Qualcomm aggiornato (SM4450), 6 GB di RAM e 128 GB di storage. Supporta il 5G su molte bande, quindi dovrebbe funzionare con la maggior parte degli operatori internazionali.
La novità più significativa è l’aggiunta di una fotocamera: un sensore da 50 megapixel che produce scatti da 12 megapixel grazie alla tecnica del pixel binning. Light Phone Inc afferma che questo dovrebbe aiutare a produrre immagini decenti in condizioni di scarsa illuminazione, e il team ha lavorato per ottenere un look ispirato alle macchine fotografiche analogiche compatte.
Non paragonatele alle foto di telefoni che vantano componenti fotografici di fascia alta e magie di fotografia computazionale. L’obiettivo qui è semplicemente avere una fotocamera divertente da usare senza diventare dei nerd.
Un sistema operativo contro le distrazioni
LightOS, basato su Android ma drasticamente semplificato, include solo un manciata di app: sveglia, calcolatrice, calendario, app di messaggistica, lettori di musica e podcast. La navigazione è affidata alla piattaforma Here, progettata per la privacy (la tua posizione e la cronologia di ricerca non vengono condivise).
La grande promessa? Niente app di terze parti che ti notificano messaggi in arrivo, ti bombardano di pubblicità per cose di cui non hai bisogno o vendono i tuoi dati.
Light Phone III, il prezzo della libertà digitale? Alto, ma…
Il Light phone III è disponibile in preordine al prezzo anticipato di 599 dollari, che rappresenta per me il limite superiore accettabile per un dispositivo di questo tipo. La società ha fissato un prezzo di vendita stimato di 799 dollari, che onestamente è troppo, per me. E dico di più: potrebbe seriamente rendere difficile il passaggio a questo dispositivo nel tentativo di ridurre il tempo davanti allo schermo.
Certo, la domanda che viene anche a me è: quanto siamo disposti a pagare così tanto per fare meno? Forse, però, la vera domanda è: quanto vale la nostra attenzione?