Vi ricordate quand’eravate adolescenti e il vostro più grande problema era cosa fare il weekend? Stefan Teodorescu, a 19 anni, ha deciso di occuparsi dell’erosione costiera. E non con post sui social o manifestazioni, ma progettando un robot che potrebbe cambiare radicalmente le nostre possibilità di difesa contro il mare che avanza.
Mangrover, il dispositivo a quattro ruote che pianta mangrovie automaticamente, dimostra come l’innovazione tecnologica possa nascere anche al di fuori dei grandi laboratori, quando l’urgenza ambientale incontra la curiosità e l’ingegno di una mente brillante, non ancora limitata dai “si è sempre fatto così” che spesso frenano la creatività.
Un’idea nata da un racconto di viaggio
Non serve un budget milionario o un team di ricercatori per trovare soluzioni a problemi complessi. A volte basta una conversazione familiare. Nel caso di Stefan Teodorescu, l’ispirazione è arrivata dal racconto della zia tornata da un viaggio nelle isole del Pacifico.
Spesso le intuizioni più brillanti nascano nei contesti meno prevedibili. La zia di Stefan descriveva la fatica dei volontari che, sotto il sole cocente, piantavano manualmente migliaia di semi di mangrovia per contrastare il terribile fenomeno dell’erosione delle coste. Un lavoro titanico, lento e inefficiente. Per il giovane canadese, quella non era solo una storia interessante ma un problema tecnologico da risolvere.
Insieme al compagno di liceo Oscar Barbieri, esperto di programmazione, Stefan ha trasformato quella frustrazione in opportunità, creando un dispositivo robotico che promette di rivoluzionare gli sforzi di conservazione costiera.
Come funziona il robot Mangrover contro l’erosione costiera
Occhio: non è un prototipo concettuale o un’idea sulla carta. Mangrover è un robot concreto, funzionante e sorprendentemente efficiente. Il dispositivo a quattro ruote si muove autonomamente in aree predefinite grazie a un sistema GPS di precisione.
Quello che lo rende così speciale è la sua semplicità unita all’efficacia. Avanzando in un pattern a zigzag, il robot pianta sistematicamente i semi di mangrovia a intervalli ottimali, tenendo conto delle specifiche esigenze di crescita di queste piante. Può trasportare fino a 15 semi per volta e, grazie ai suoi sensori, evita ostacoli che potrebbero intralciare il suo percorso.
Il robot trasmette in tempo reale dati sulla posizione e sul numero di semi piantati, permettendo un monitoraggio costante dell’operazione.
Perché le mangrovie sono così importanti contro l’erosione costiera
L’erosione costiera non è solo una questione estetica o di perdita di territorio. È un problema ambientale e sociale con conseguenze drammatiche.
Due dati, uno “locale” e uno “globale”. L’Italia ha perso più di 40 miliardi di euro a causa dell’erosione negli ultimi decenni, con una media di 1.000 euro di entrate turistiche perse per metro quadrato di costa. Entro il 2100, quasi la metà delle spiagge sabbiose del mondo potrebbe scomparire a causa dell’erosione costiera, esacerbata dall’innalzamento del livello del mare dovuto ai cambiamenti climatici.
Le mangrovie rappresentano una soluzione naturale a questo problema, fungendo da barriera vivente contro le onde e stabilizzando il terreno con i loro intricati sistemi di radici. Inoltre, questi ecosistemi sono veri e propri campioni nella cattura di carbonio, superando le capacità delle foreste temperate e contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico.
Purtroppo, anche le mangrovie sono in pericolo: più della metà delle mangrovie globali rischia di scomparire entro il 2050, minacciate dalla deforestazione, dall’inquinamento e dagli stessi cambiamenti climatici che potrebbero aiutare a mitigare.
Che cos’è il genio?
Le buone idee non passano inosservate. Mangrover ha già ottenuto importanti riconoscimenti, con tutti gli onori all’Olimpiade mondiale di robotica in Canada.
Ma per il giovane inventore, la vera vittoria sarebbe vedere la sua creazione utilizzata su larga scala per proteggere le coste vulnerabili di tutto il mondo. Non mi stupisce questa maturità: quando l’innovazione nasce da una genuina preoccupazione per il pianeta, il successo personale diventa secondario rispetto all’impatto positivo che si può generare.
In un mondo dove l’erosione costiera minaccia comunità intere e preziosi ecosistemi, Mangrover è una speranza concreta. E ci ricorda che, a volte, le soluzioni migliori nascono osservando un problema con la vera determinazione di risolverlo, indipendentemente dall’età o dai mezzi a disposizione.