Vi fidate della matematica? Ve lo chiedo perché le statistiche degli incidenti stanno raccontando una storia che forse non siamo ancora pronti ad accettare. Dopo circa 80 milioni di chilometri percorsi, le auto senza conducente di Waymo stanno dimostrando di essere drasticamente più sicure di noi umani al volante. Non parlo di piccoli miglioramenti marginali o di statistiche manipolate per far sembrare tutto più roseo. I numeri sono lì, crudi e impietosi: una riduzione dell’83% negli incidenti abbastanza gravi da far scattare un airbag. Questo significa che per ogni incidente che causa un airbag su una Waymo, ce ne sarebbero stati quasi sei con guidatori umani nelle stesse condizioni. Le statistiche degli incidenti stanno diventando sempre più difficili da ignorare, soprattutto quando consideriamo che questi veicoli stanno ormai operando in ambienti urbani complessi come le grandi città cinesi, o (nel caso di Waymo) città USA come San Francisco e Phoenix.
I numeri non mentono
Utilizzando i dati sugli incidenti umani, Waymo ha stimato che i conducenti umani sulle stesse strade sarebbero stati coinvolti in 78 incidenti abbastanza gravi da attivare un airbag. Le auto a guida autonoma, invece, sono state coinvolte in soli 13 incidenti con apertura dell’airbag (ovviamente tutti debitamente descritti dai giornali e dai media, uno per uno, alimentando una narrativa distorta). È una riduzione dell’83%: leggermente inferiore rispetto all’84% stimato lo scorso settembre sui primi 34 milioni di chilometri, ma allora si disse che “era presto per valutare”. E adesso?
Negli stessi circa 80 milioni di chilometri, Waymo stima che i conducenti umani sarebbero rimasti coinvolti in 190 incidenti abbastanza gravi da causare un infortunio. Le auto autonome, invece, sono state coinvolte in soli 36 incidenti con feriti tra San Francisco e Phoenix. Una riduzione dell’81% negli incidenti che causano lesioni.
Le statistiche degli incidenti mostrano un miglioramento significativo rispetto a settembre scorso, quando Waymo stimava che le sue auto avessero il 73% in meno di incidenti con feriti.
In sintesi: non solo le auto a guida autonoma sono già più sicure, ma continuano a perfezionarsi con l’accumulare esperienza.
Statistiche sugli incidenti, conferme anche da soggetti terzi
L’analisi di cui sopra conta tutti gli incidenti, indipendentemente dal fatto che la tecnologia di Waymo fosse responsabile o meno. Ma le cose appaiono ancora migliori se ci concentriamo sugli incidenti in cui la sola Waymo è stata ritenuta responsabile. Per valutare questo aspetto, l’azienda sotto l’ombrello di Alphabet ha co-firmato uno studio a dicembre con il colosso assicurativo Swiss Re. Lo studio si è concentrato sugli incidenti che hanno portato a richieste di risarcimento assicurativo contro Waymo. Questi dati sembrano particolarmente credibili perché sono terze parti, non Waymo, a decidere quando un incidente è abbastanza grave da presentare una richiesta di risarcimento. E sono i periti assicurativi, non Waymo, a decidere se ritenere Waymo responsabile di un incidente.
Waymo aveva completato 40 milioni di chilometri senza conducente entro luglio 2024. E alla fine di novembre 2024, Waymo aveva affrontato solo due potenziali richieste di risarcimento per lesioni personali. Peraltro, entrambe le richieste sono in sospeso, il che significa che potrebbero ancora essere risolte a favore di Waymo.
Quello che questi numeri significano
Le statistiche degli incidenti non mentono: le auto a guida autonoma stanno dimostrando di essere significativamente più sicure delle loro controparti umane. Sono vite salvate, feriti evitati, famiglie che non dovranno affrontare il trauma di un incidente stradale.
Quanti di noi sono pronti ad accettare questa realtà? Vedo ancora un sacco di resistenze sul tema. Siamo abituati a considerare la guida come un’abilità umana per eccellenza, qualcosa che richiede giudizio, esperienza e quella particolare forma di intelligenza emotiva che ci permette di prevedere le azioni degli altri guidatori. Eppure, le statistiche degli incidenti suggeriscono che l’intelligenza artificiale, con la sua ininterrotta attenzione, la sua incapacità di distrarsi, stancarsi o guidare sotto l’effetto di sostanze, sta già superando le nostre capacità su strada.
È un pensiero che richiede un certo aggiustamento psicologico. Voi siete pronti?