Il futuro bussa alle porte e potrebbe avere il volto di un robot. O almeno, è quello che suggerisce una ricerca che ha stilato una preoccupante top 15 dei lavori a rischio, destinati a scomparire nei prossimi 50 anni (probabilmente molto prima) sotto la spinta dell’innovazione tecnologica.
Dall’autista di taxi al portalettere, dal pilota all’operatore di centralino, sono molte le professioni (talvolta legate a un basso livello di formazione) che saranno probabilmente spazzate via da software sempre più sofisticati, veicoli autonomi e macchine intelligenti. Uno scenario che impone una riflessione urgente su come prepararci a questa rivoluzione silenziosa ma inesorabile.
Ecco i 15 lavori a rischio entro 50 anni:
1 – Tassista. L’avvento delle auto a guida autonoma e dei robotaxi potrebbe eliminare milioni di posti di lavoro nel mondo (5 milioni nei soli Stati Uniti), inclusi quelli dei tassisti.
2 – Addetto allo smistamento della posta e portalettere. le posizioni legate al servizio postale scendono globalmente già da un po’. Sono tra i lavori a rischio col tasso più rapido di discesa.
3 – Pilota. Con lo sviluppo di robot e sistemi di pilotaggio automatico, in futuro gli aerei potrebbero volare con meno piloti umani (qualcuno dice proprio senza).
4 – Agente di riscossione. Il progresso di software e automazione sta eliminando molti lavori di classe media, tra cui quelli di recupero crediti.
5 – Tecnico di rilevamento e mappatura. L’avanzata di robot e altre tecnologie renderà obsoleta anche questa professione.
6 – Agente di controllo parcheggi. I droni, già utilizzati per consegne e altri scopi, potrebbero sostituire gli agenti umani nel monitoraggio dei parcheggi.
7 – Letturista di contatori. Più che di lavori a rischio, qui si tratta di “dead work walking”. Semplici e economici dispositivi smart sono già in grado di leggere i contatori delle utenze esterne.
8 – Autista di autobus. Anche questo mestiere è destinato a scomparire con l’avvento dei veicoli a guida autonoma.
9 – Assemblatore di motori. Il rapporto uomo-macchina nelle fabbriche è in costante diminuzione, con i robot che stanno sostituendo gli operai umani.
10 – Minatore di carbone. L’industria del carbone è in declino: e in ogni caso saranno ingegneri e programmatori a guidare le nuove tecnologie estrattive.
11 – Operatore di centralino. Quasi una posizione su quattro in questo settore è già scomparsa dal 2010.
12 – Operatore informatico. Tra i principali lavori a rischio, quelli di gestione degli errori e monitoraggio dei sistemi: spariranno presto, probabilmente entro il decennio.
13 – Tecnico di prestampa. I software di pubblicazione sempre più sofisticati elimineranno molti di questi posti di lavoro.
14 – Lavoratore nei fast-food. I robot stanno già sostituendo gli addetti in alcuni fast-food. Gli umani potrebbero occuparsi solo della supervisione e del… Fattore umano.
15 – Camionista. Molte case automobilistiche stanno investendo moltissimo nei camion a guida autonoma, mettendo a rischio anche il futuro degli autotrasportatori.
Lavori a rischio, riflessioni in corso
Questo elenco di lavori a rischio fotografa una realtà in rapida evoluzione, che richiede una profonda riflessione sulle sfide e le opportunità che ci attendono. Se da un lato l’automazione e la digitalizzazione minacciano molte professioni tradizionali, dall’altro aprono la strada a nuovi mestieri e competenze.
La chiave per affrontare questa transizione epocale?
Sarà quella di investire nella formazione e nella riqualificazione dei lavoratori, per prepararli ad affrontare le esigenze del nuovo mercato del lavoro. Servirà anche ripensare i sistemi di welfare e di protezione sociale, per garantire un futuro dignitoso a chi rischia di rimanere escluso da questa rivoluzione.
Perché tra i lavori a rischio non c’è sicuramente quello che tiene conto delle nostre esigenze. La pancia, il cuore, il portafoglio sono nostri: difficilmente delegheremo ad altri la loro gestione.