Un gruppo di scienziati potrebbe aver scoperto qualcosa di molto simile a una sorta di interruttore per invertire l’invecchiamento. La telomerasi, una proteina che il nostro corpo produce naturalmente, potrebbe essere la chiave per sbloccare il segreto della longevità. Vi spiego brevemente: se volete approfondire, vi linko qui lo studio pubblicato sulla rivista Cell.
La telomerasi: il supereroe molecolare che non sapevamo di avere
Non indossa un mantello, non vola e non ha superpoteri visibili, ma questa minuscola molecola potrebbe prendere seriamente a schiaffi l’invecchiamento come nessun altro prima d’ora. E no, non sto esagerando (ok, forse un po’).
I ricercatori hanno scoperto che aumentando i livelli di telomerasi nei topi anziani, questi ultimi hanno ritrovato la forza muscolare della loro gioventù. Praticamente, è come se avessero trovato la fontana della giovinezza in una provetta. E c’è di più. La telomerasi non si è accontentata di pompare i muscoli dei nostri amici roditori. Ha fatto un salto nel loro cervello e ha prodotto anche una nuova proliferazione di cellule cerebrali nell’ippocampo, l’area cruciale per la memoria. Anche Mens sana, corpore sano. Serve altro?
Data la forza dei dati preclinici, è mia opinione che ci sia una giustificazione per portare avanti questo studio.
Ronald DePinho, primo autore dello studio, professore all’Università del Texas
In cosa consiste lo studio su TERT
Nel 2010, il team di DePinho ha condotto un esperimento fondamentale che ha gettato le basi per questa ricerca rivoluzionaria sulla telomerasi. Disattivando il gene TERT nei topi, gli scienziati hanno osservato un invecchiamento precoce negli animali. Ma la vera sorpresa è arrivata quando hanno riattivato il gene: invece di un semplice arresto dell’invecchiamento, hanno assistito a un vero e proprio ringiovanimento cellulare in tutto il corpo dei topi. Questo risultato inaspettato ha aperto nuove prospettive nella ricerca anti-aging.
Questi risultati promettenti hanno spinto i ricercatori a cercare sostanze simili a farmaci che potessero aumentare i livelli di TERT nelle cellule. Dopo aver esaminato ben 653.000 composti, hanno identificato una molecola particolarmente potente, che hanno chiamato TAC (TERT-activating compound).
Nei test di laboratorio, TAC ha dimostrato di aumentare la quantità di TERT e un notevole allungamento dei telomeri. Questi risultati, ottenuti sia in vitro che in vivo, aprono nuove strade nella ricerca sulla longevità e nel trattamento delle malattie legate all’invecchiamento.
Perché è molto importante
Per comprendere l’importanza di questa scoperta, dobbiamo fare un passo indietro e capire il ruolo della telomerasi nel nostro corpo. Questa proteina è responsabile del mantenimento dei telomeri, quelle strutture che proteggono le estremità dei nostri cromosomi. Con l’avanzare dell’età, i telomeri si accorciano, portando a vari segni di invecchiamento.
Paragonerei la telomerasi ai “tappini” (non so si chiamano così) che si trovano alle estremità dei lacci delle nostre scarpe. Senza di loro, tutto si sfilaccia e va in malora.
Questa proteina agisce come un “restauratore” dei telomeri, aiutando a mantenerli lunghi e sani. Un operaio super efficiente che ripara tutto. Un processo che potrebbe potenzialmente rallentare o addirittura invertire alcuni aspetti dell’invecchiamento cellulare.
La fontana della giovinezza in una pillola? Calma.
Prima che corriate in farmacia chiedendo una confezione di telomerasi da 12, calmatevi. Per ora, questa “magia” funziona solo sui topi. Ma non disperate: i ricercatori stanno lavorando duramente per portare questa meraviglia molecolare anche a noi umani. Il prossimo passo sarà quello di sviluppare e testare composti sicuri ed efficaci che possano attivare la telomerasi in noi. Se questi studi avranno successo, potremmo assistere a una rivoluzione nel campo della medicina anti-invecchiamento. E alle riflessioni etiche penseremo poi (ma meglio prepararsi).
Se tutto va secondo i piani, potremmo vedere i primi test sull’uomo in pochi anni. È reato sognare un mondo in cui i nonni battono i nipoti a braccio di ferro, gli ottantenni fanno parkour e “vecchio” diventa solo un aggettivo per descrivere il formaggio? Un mondo in cui si può prendere una pillola e sentirsi come se si avessero ancora 20 anni, ma senza acne e poster di cui pentirsi.