Se pensavate che il metaverso fosse l’ultima frontiera di internet, aspettate di sentire (letteralmente) questa: il feedback aptico sta per trasformare la rete in un gigantesco parco giochi tattile. E no, non avrete bisogno di guanti speciali o tute da astronauta. Ma come? Così.
Feedback aptico: il tocco magico di HCTI
Se ne parla da anni e non riesce mai. Tessuti pneumatici e altre diavolerie non hanno funzionato. Mandare un abbraccio via email? Stringere la mano al vostro avatar preferito in un videogioco? Cose viste solo in film tipo “Ready Player One”. Fino ad oggi, forse: grazie al nuovo standard “Haptic Codecs for the Tactile Internet” (HCTI), tutto questo potrebbe presto diventare realtà. Lo standard consente l’invio di informazioni tattili in entrambe le direzioni attraverso una rete tramite pacchetti di dati che non sono né eccessivi in termini di dimensioni né richiedono grandi quantità di larghezza di banda.
I dettagli sono stati predentati in un documento pubblicato il 14 giugno dall’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE) Standards Association. È come se i ricercatori avessero inventato lo standard JPEG del tatto. Un protocollo che invece di comprimere immagini di gatti, comprime sensazioni tattili.
Da 4000 a 100: la “dieta miracolosa” dei pacchetti dati
Attualmente, per trasmettere un feedback tattile bisogna inviare dati avanti e indietro 4000 volte al secondo. Con HCTI, questa frenesia si riduce a 100 volte al secondo: il vostro router può finalmente smettere di sudare.
Certo, c’è un piccolo inconveniente. Come quando comprimete troppo un’immagine e il vostro gatto sembra improvvisamente un blob pixelato, anche qui c’è un compromesso. Le superfici dure potrebbero sembrare un po’ più morbide. Quindi, se state pensando di fare telechirurgia, forse è meglio evitare, per ora.
Per chi sarà l’internet tattile? Spoiler: non solo per i medici snob
Sì, la telechirurgia è una delle applicazioni più ovvie (il “classico” chirurgo quotato a New York che opera un paziente a Tokyo, sentendo ogni taglio come se fosse lì).
Ma non è tutto: anche il mondo dei videogiochi avrà un boost. Potreste finalmente sentire il peso di quella spada laser o il calore di quel drago che state cavalcando. Il gaming non sarà più solo “vedere e sentire”, ma anche “toccare e… ouch!”. So che state pensando anche ad altro. Altrettanto ovvio.
Feedback aptico: alcuni limiti sono invalicabili
La fisica, amigo. Quella non puoi bypassarla. La luce viaggia a una velocità di circa 300 km al millisecondo: se volete toccare qualcosa in Giappone dal vostro divano in Italia, faccio un esempio, ci vorranno comunque circa 30 millisecondi. Non male, ma non proprio istantaneo. È come avere un leggero ritardo nel vostro abbraccio intercontinentale.
Se vi accontentate, però, nel prossimo decennio vi ritroverete in un futuro dove potrete “sentire” un vestito online prima di comprarlo, o dove i film in 4D vi faranno davvero sentire quel pugno in faccia. Fantastico, vero? Ma aspettate un attimo.
Se pensate che le vostre abitudini di navigazione fossero già fin troppo esposte, aspettate di vedere cosa succede quando iniziate a “toccare” cose online.
In sintesi: prepariamoci a “sentire” il web
Il feedback aptico sta per portarci in un territorio inesplorato di internet. Sarà emozionante, strano e probabilmente un po’ imbarazzante all’inizio. Ma hey, ricordate quando avete mandato la vostra prima email o fatto la prima videochiamata? Anche allora sembrava fantascienza.
Un giorno qualcuno riceverà una notifica che dice: “Tua nonna ti ha inviato un abbraccio. Vuoi accettarlo?” Il futuro potrebbe essere tattile, amici. Riuscite a sentirlo?