Ok, confessate: quando è stata l’ultima volta che avete spettegolato? Ieri in pausa pranzo? Stamattina in ascensore? Non preoccupatevi, non sono qui per giudicarvi. Peraltro, dicono certi studi, lo facciamo tutti in media un’ora al giorno. Anzi, potreste sorprendervi nello scoprire che quel pettegolezzo “innocente” potrebbe aver fatto più bene di quanto pensavate. Sì, avete capito bene: la scienza sta rivalutando il gossip, e i risultati sono… beh, diciamo che vi faranno riconsiderare la prossima chiacchierata.
Il gossip: da cattiva abitudine a superpotere sociale
Per anni ci hanno detto che spettegolare è male. Che è da persone meschine, invidiose, con troppo tempo libero. E se invece fosse uno strumento evolutivo che ci ha permesso di sopravvivere come specie? Boom.
Il gossip crea un senso di connessione e appartenenza.
Tianjun Sun, psicologa della Rice University.
La prossima volta che vi sentirete in colpa per aver condiviso quel gossip, beh… state solo facendo la vostra parte per mantenere coesa la società umana, no? Nobile.
Il triangolo del gossip: un dramma in tre atti
Immaginate il gossip come una soap opera. Abbiamo tre protagonisti: il pettegolo (voi, senza offesa), l’ascoltatore (amici, colleghi, affini) e il bersaglio (Ben Affleck, il povero Mario dell’ufficio acquisti, chiunque vogliate). Ognuno ha un ruolo cruciale in questa gigantesca soap opera chiamata “vita sociale”.
Sul serio: che c’è di buono nel gossip? Vi riassumo le conclusioni dello studio che potete, se vi va, approfondire qui.
- Crea legami: Ogni volta che condividete un gossip, state implicitamente dicendo “Ehi, mi fido abbastanza da condividere questo segreto con te”. È come un abbraccio verbale.
- Impone le norme sociali: Ricordate quando avete sparlato di quel collega che metteva le bucce di banana nel cestino della carta? Beh, probabilmente gli è tornato all’orecchio e ha imparato a non farlo più. Ben fatto, signora mia. Ma dove finiremo, di questo passo.
- Vi aiuta a capire di chi fidarvi: Il gossip è come un radar sociale. Vi permette di navigare le acque insidiose delle relazioni umane senza implodere come il povero Titan.
Ovviamente è un’arma a doppio taglio
Come il cioccolato, il gossip fa bene, ma solo se consumato con moderazione. Eccedere può portare a effetti collaterali spiacevoli:
- Sensi di colpa: Se quello che dite danneggia qualcuno, potreste sentirvi come se aveste appena calpestato un cucciolo, o sensazioni simili. Non bello.
- Ansia da rappresaglia: Ricordate: le parole, come le bugie, hanno le gambe corte. E a volte tornano indietro correndo per mordervi il sedere.
- Impressioni sgradite: Potreste pensare di sembrare una persona molto ben informata, ma gli altri potrebbero vedervi come impiccioni. Essere, diceva Berkeley, è essere percepiti. Giusto?
La verità nel gossip: più reale di quanto pensiate
Altra sorpresa: la maggior parte dei pettegolezzi sono veri. Mi spiego meglio: contrariamente alla credenza popolare, non siamo tutti un branco di bugiardi patologici quando spettegoliamo. La sociologa Francesca Giardini e i suoi colleghi hanno scoperto che le persone tendono a diffondere informazioni veritiere, soprattutto quando non hanno conflitti di interesse con il “bersaglio” del gossip.
La morale della favola?
Il gossip non è il male incarnato che ci hanno sempre fatto credere. È uno strumento sociale complesso e potente. Certo, anche potenzialmente pericoloso. Ma usato con saggezza, può essere un “sonar” speciale per navigare il complicato mondo delle relazioni umane.
Ricordate da grandi gossip vengono grandi responsabilità. Capito, PETTEGOLI? :)