Che tu sia un adulto o un bambino, le procedure mediche possono essere abbastanza dolorose o stressanti da causare repulsione, o perfino panico.
È uno dei motivi per cui si preferisce sempre più spesso l’anestesia: tiene i pazienti lontani da quelle piccole sollecitazioni dolorose che provocherebbero un’escalation paurosa e “poco collaborativa”.
L’anestesia però è pur sempre un ricorso a sostanze non prive di qualche rischio e tossicità, e specie per i bambini non si dovrebbe abusarne.
Lenovo e la Starlight Children’s Foundation hanno testato dei set di realtà virtuale come alternativa agli anestetici generali per i bambini, alleviando il panico e il dolore e distraendo i pazienti pediatrici da ciò che sta realmente accadendo intorno a loro.
Il progetto pilota di Starlight è stato avviato negli ospedali a partire dallo scorso gennaio. I medici, che avevano trovato la VR molto utile già nella formazione medica, hanno capito che anche l’anestesia “distrattiva” basata sulla realtà virtuale ha molto potenziale clinico.
Nel cortometraggio presentato recentemente da Lenovo, “New Realities”, con la VR i medici hanno eseguito con successo procedure anche invasive come l’endoscopia con il solo anestetico locale, mentre altre procedure non richiedono alcuna anestesia se abbinate alla VR.
“Il cervello umano ha una larghezza di banda limitata per ciò a cui può prestare attenzione”, spiega Joe Albeitz, uno dei pediatri partecipanti al programma Starlight. “Più sei coinvolto nell’esperienza virtuale, meno il tuo cervello è in grado di percepire i segnali di dolore che arrivando. E se non presti loro attenzione, praticamente non li avverti”.
Ci siamo già
Allo stato attuale, la tecnologia è praticamente pronta all’uso: gli auricolari Mirage Solo VR di Lenovo con giochi e app comuni, tutti curati da Starlight (anziché da Google) per contenuti adatti all’età. I bambini hanno indossato l’attrezzatura immersiva durante le punture lombari per il fluido spinale, la medicazione degli arti danneggiati e altre procedure. E si sono goduti effettivamente l’intrattenimento senza concentrarsi su cose dolorose.
“Ha un profondo impatto sulla qualità della vita dei nostri bambini ricoverati in ospedale”, afferma Albeitz, osservando che i bambini hanno spesso bisogno di anestesia per procedure altrimenti angoscianti. “Stiamo vedendo bambini che avevano bisogno di anestesia generale. Ora sono in grado di essere completamente svegli con farmaci minimi.”
In futuro, Albeitz si aspetta che la VR possa essere utilizzata per portare virtualmente i bambini malati dai loro letti di ospedale alla vita normale. “Potremmo essere in grado di portare la tecnologia al punto in cui possiamo metterli nella loro classe, in tempo reale. Seguire la lezione con i loro insegnanti e i loro compagni di classe, anche mentre sono immobili a letto”, suggerisce.