Il ghiaccio sui vetri dell’auto nelle fredde mattine invernali (e nell’Artico, ma è un altro discorso) potrebbe presto diventare solo un ricordo fastidioso. Parola del team di ingegneri della Northwestern University, che ha sviluppato una tecnologia per liberarci una volta per tutte da questa seccatura quotidiana (vi linko qui lo studio). La loro creazione non è solo un’altra superficie antigelo: è una soluzione che dura mille volte più a lungo di qualsiasi altra alternativa esistente.
Una tecnologia ispirata alla natura
Il Professor Kyoo-Chul Kenneth Park e il suo team hanno trovato ispirazione in un posto inaspettato: le foglie delle piante. Hanno notato come il ghiaccio non si formi mai sulle loro venature concave, un dettaglio che ha guidato lo sviluppo di una superficie con microscopiche creste e valli.
La vera svolta è arrivata combinando questa texture superficiale con uno strato sottilissimo di ossido di grafene spesso solo pochi micron. Questo materiale innovativo intrappola il vapore acqueo in minuscole protuberanze sulla superficie, impedendogli di congelare.
Risultati sorprendenti
La maggior parte delle superfici antigelo perde efficacia nel tempo a causa di danni o contaminazione, ma il nostro design rimane robusto e continua a funzionare.
Kyoo-Chul Kenneth Park
I risultati sono impressionanti: mentre le superfici tradizionali idrorepellenti fermano solo il 5-36% del ghiaccio per cinque ore, questa nuova tecnologia previene completamente la formazione di ghiaccio per 160 ore, anche in condizioni di elevata umidità.
Le applicazioni vanno ben oltre il comfort personale. Nel febbraio 2021, un’ondata di freddo estremo e ghiaccio ha colpito gran parte dell’Europa, causando problemi alla rete elettrica e alle forniture di energia in diversi paesi. Nell’inverno 2018, un’ondata di freddo soprannominata “La Bestia dell’Est” ha colpito l’Europa con danni ingenti. Idem nel 2017. Una tecnologia del genere potrebbe prevenire simili disastri in futuro.
Strato antigelo, applicazioni pratiche e vantaggi
La superficie è incredibilmente resistente, capace di sopportare graffi, crepe e contaminazione. Per questo le applicazioni sono vastissime: dai veicoli alle infrastrutture, dalle ali degli aerei alle linee elettriche. Sugli aerei, il ghiaccio sulle ali crea resistenza rendendo pericoloso il volo, mentre sulle linee elettriche può causare blackout per il peso eccessivo.
Trovo molto promettente proprio l’aspetto della versatilità, perché ogni applicazione ha esigenze diverse: le ali degli aerei potrebbero necessitare di resistenza al ghiaccio per pochi secondi, mentre le linee elettriche in inverno richiedono giorni di protezione. Le intuizioni derivate da questa ricerca aiuteranno gli ingegneri a progettare soluzioni antigelo specifiche per ogni esigenza.
E voi? Di quanto tempo avete bisogno? Io direi che “spalmare” uno strato di questo intruglio sul parabrezza di lunedì e trovarsi il vetro protetto dal ghiaccio fino al weekend non sarebbe male. Sono un uomo semplice, mi accontento di poco :) Ma sarà trasparente?
Nel dubbio, per ora, daje col raschietto.