Il cielo del New Jersey è diventato teatro di un fenomeno che sta mettendo alla prova le autorità americane (e l’intelligenza di molte persone). Migliaia di droni in New Jersey vengono avvistati senza una spiegazione plausibile, al punto che la Federal Aviation Administration ha appena dovuto imporre severe restrizioni al volo in numerose aree critiche dello stato. Una situazione che solleva interrogativi inquietanti sulla sicurezza dello spazio aereo.
Le misure restrittive della FAA
La FAA ha emanato un divieto di volo che interessa ben 22 aree del New Jersey per “ragioni speciali di sicurezza”. Il divieto, che resterà in vigore fino al 17 gennaio, impedisce ai droni di operare entro un miglio nautico dalle zone interessate, dal suolo fino a un’altitudine di 120 metri. Curioso come si pensi che un divieto amministrativo possa fermare chi, finora, ha dimostrato di non curarsi molto delle regole.
Le autorità sembrano prendere molto sul serio la questione, tanto che un NOTAM (Notice to Airmen) sul sito della FAA avverte che il governo potrebbe usare “forza letale” contro velivoli senza pilota nelle aree ristrette se rappresentano una “minaccia imminente alla sicurezza”. I piloti potrebbero essere “intercettati, detenuti e interrogati” dalle forze dell’ordine. Mi chiedo se questi misteriosi operatori di droni stiano tremando di paura. La prima restrizione temporanea ai voli è stata imposta sulla contea di Morris e sul Trump National Golf Club di Bedminster a fine novembre. Ora il divieto si è esteso a importanti centri come Jersey City, Elizabeth, Bayonne, Harrison e Camden.
Droni in New Jersey e oltre, un mistero che non convince
Sono già passato moltissime volte sul tema UAP, anche prima di questa “ondata”. L’ultima volta qui, e ho sempre mostrato le mie perplessità. Milioni di persone nell’area metropolitana di New York hanno condiviso preoccupazioni e teorie del complotto sui misteriosi droni che sfrecciavano nei cieli. Gli avvistamenti si sono moltiplicati anche oltre i confini del New Jersey, ma i funzionari governativi sembrano avere ben poco da dire sulla situazione. O forse c’è poco da far sapere?
Una dichiarazione congiunta di FAA, FBI, Department of Homeland Security e Department of Defense sostiene che i droni non sembrano “presentare un rischio per la sicurezza nazionale o pubblica”. Gli avvistamenti vengono attribuiti a “droni commerciali legali, droni hobbistici e droni delle forze dell’ordine, oltre che ad aerei ad ala fissa, elicotteri e stelle erroneamente segnalati come droni”. Una spiegazione che in buona parte è vera (credo nella psicosi generale, portata al parossismo dai social media), ma anche così sa comunque di insabbiamento, considerando la portata del fenomeno.
Le reazioni e le prospettive future
I legislatori stanno spingendo per ottenere risposte e probabilmente anche per una legislazione che renderà più facile tracciare e monitorare l’attività dei droni. Detto tra noi, potrebbe essere perfino questo il motivo (per nulla “misterioso”) di tutto il baccano. D’altra parte, se davvero si trattasse solo di droni commerciali e stelle male interpretate, perché imporre misure così drastiche?
La verità è che qualcuno sa esattamente cosa sta succedendo nei cieli del New Jersey. E la domanda più interessante non è tanto “cosa sono questi droni?”, ma piuttosto “cosa succederà se continueranno a volare nonostante il divieto?”. Perché se c’è una cosa che questa vicenda ci ha insegnato, è che le spiegazioni ufficiali a volte (scegliete voi la quantità di volte) non la raccontano bene, e non la raccontano tutta.