La AFS (Engineers at Air Fuel Synthesis) di base nel nord dell’Inghilterra dichiara di aver prodotto 5 litri di petrolio sintetico nell’arco di 3 mesi.
E’ un po’ pochino, direte voi. E datemi tregua.
La tecnica consiste nell’estrarre biossido di carbonio dall’aria ed idrogeno dall’acqua, combinandoli poi in un reattore che con l’ausilio di un catalizzatore produce metanolo. Il metanolo è poi convertito in petrolio. Ora avete capito perchè occorrono 3 mesi per 5 litri? Non esattamente il tempo che vi aspettereste per fare il pieno, ma può essere comunque una strada promettente.
Utilizzando energia rinnovabile anche per sviluppare questo processo di estrazione (penso a pannelli fotovoltaici o all’eolico) si realizzerebbe il ‘miracolo’ di creare combustibile utilizzabile direttamente adesso, come si utilizza l’attuale petrolio, senza attendere (come per l’auto elettrica) una trasformazione radicale dei veicoli e delle infrastrutture.
“E’ più pulito perchè sintetico,” dice Peter Harrison, CEO diAFS. “Questo carburante così ottenuto non contiene inquinanti, come ad esempio lo zolfo”.
Le prospettive di una soluzione-ponte per permettere al sistema energetico basato sul petrolio di non collassare in attesa della diffusione di altre fonti potrebbero essere comunque interessanti: il risultato del team inglese viene a valle di un investimento di 1,4 milioni di euro e di un lavoro durato due anni. E come spesso accade, il risultato è a sua volta a monte di una strada molto lunga ancora da percorrere.
[highlight]Tempo stimato: entro due anni la AFS conta di sviluppare un primo impianto in grado di produrre circa 1200 litri di petrolio sintetico al giorno, destinati al settore degli sport a motore. [/highlight]