L’industria della realtà virtuale è cresciuta considerevolmente da quando i primi set di dimensioni standard hanno raggiunto il mercato diversi anni fa, e non solo nel regno dei giochi.
La realtà virtuale oggi viene utilizzata in campo medico (buoni i primi risultati del suo impiego come anestesia), nel settore immobiliare e c’è persino un casco VR per scopi agroalimentari. La mucca VR, signori.
Come ogni tecnologia “giovane” che cerca la sua dimensione, alcuni utilizzi sono più strani di altri. Non serviva attendere questo recente esperimento condotto da agricoltori russi a Mosca per saperlo, ma questa è una bella conferma.
Realtà virtuale, latte speciale
Durante l’esperimento, peraltro ancora in corso, gli agricoltori hanno dotato le loro mucche di un apposito casco VR nella speranza di migliorare lo “stato d’animo emotivo” generale della loro mandria.
Un po’ la versione evoluta dell’ascolto di Mozart, che in passato ha dato prova di fare effetto sulle mucche.
Via quel brutto inverno: benvenuta, bella stagione.
Gli agricoltori hanno collaborato con sviluppatori di realtà virtuale e veterinari per simulare l’ambiente di un prato primaverile virtuale credibile (per le mucche).
I risultati? A prima vista promettenti: il comportamento della ‘mucca VR’ sembra certamente migliorare, e gli esperti notano “una generale riduzione dell’ansia” tra gli animali.
Superata questa prima fase che definirei “empirica,” gli agricoltori avranno la possibilità di offrire ai loro capi di bestiame una simulazione molto più evoluta.
Casco VR alle mucche: dubbi etici a tutti i livelli
L’etica di questo esperimento è certamente discutibile. A conti fatti perfino l’ascolto non richiesto di Mozart poteva essere considerato una magnifica forma di tortura, ma qui superiamo i livelli di pervasività. Parliamo di mucche spedite nella Matrix con un casco VR per fare più latte. Se al posto delle mucche metti gli uomini hai rifatto le sorelle Wachowski, “paro paro”.
Ma c’è da dire anche che cercare di migliorare il benessere emotivo degli animali da allevamento è una misura quasi indispensabile viste le condizioni di vita cui sono sottoposti.
Molte aziende agricole in tutto il mondo sono più simili a fabbriche o lager, e il bestiame talvolta vive condizioni da incubo. Di nuovo Lana e Lilly Wachowski, stavolta nei sotterranei di Papa Song raccontati in quel capolavoro sottovalutato che è Cloud Atlas.
Voi che ne pensate?
Virtualizzare la realtà è meglio di lottare per migliorarla? Avete problemi morali con questo esperimento o pensate che sia una buona idea?