Da circa tre settimane la Samsung ha annunciato di voler presentare, all’imminente CES2020 di Las Vegas, un misterioso progetto di “umano artificiale”. Alla vigilia della kermesse spuntano le prime indiscrezioni, e lasciano a bocca aperta.
Samsung Neon, questo il nome del progetto, era ipotizzato come un nuovo assistente vocale che sorgesse dalle ceneri del pessimo Bixby, un flop della casa coreana. Lo avremmo visto in aggiunta alle mille invenzioni del Samsung C-Lab e stop.
Quello che viene fuori è invece un sistema basato su AI che produce avatar umani iper realistici.
Un tweet del progetto e alcuni video trapelati lo confermano, anche se non ci danno abbastanza informazioni per giudicare quanto sia impressionante Samsung Neon.
Indistinguibili dalla realtà
Il capo del progetto Samsung Neon, il ricercatore nel campo dell’interazione uomo-computer Paranav Mistry ha twittato l’immagine qui sotto, mostrando ciò che sembra uno degli avatar del progetto. Mistry afferma che la tecnologia “Core R3” dell’azienda ora può “creare autonomamente nuove espressioni, nuovi movimenti, nuovi dialoghi completamente diversi dai dati acquisiti all’inizio”.
Sbirciando il codice sorgente nella home page di Neon ci sono indirizzi di video nei quali sembra ci sia ancora più di queste figure umane. I video erano stati originariamente pubblicati su Reddit e linkati nel codice ma ora sono stati rimossi.
Qualcuno però ne ha salvato uno e messo su YouTube. Dategli un’occhiata:
Quello che sbalordisce di questi avatar creati da Samsung NEON è che sembrano davvero dei video in alta definizione, non grafica generata da computer ed AI.
Samsung Neon, come è fatto?
E in effetti la domanda è proprio questa: in che misura questi “umani artificiali” sono generati dal computer? O Si basano su un’acquisizione video ad alta fedeltà che poi viene animata? E soprattutto: come se la cavano nella generazione di dialoghi? In molti dicono che Samsung Neon tira fuori avatar non distinguibili da veri umani, ma sarebbe un salto in avanti gigantesco.
In una recente intervista, Mistry ha chiarito che pensa che gli “esseri umani digitali” saranno una tecnologia importante di questo decennio.
“I film sono pieni di esempi in cui l’IA viene introdotta nel nostro mondo”, ha detto il ricercatore. “In Blade Runner 2049 l’agente K sviluppa una relazione con un ologramma, Joi. Esseri umani virtuali o digitali saranno la realtà. Un essere umano digitale potrebbe estendere il suo ruolo per diventare parte della nostra vita di tutti i giorni: un presentatore virtuale di notizie, un receptionist virtuale o persino una star del cinema generata dall’AI”.
C’è solo da aspettare, e mancano meno di due giorni, per capire se gli avatar di Samsung Neon possono soddisfare queste aspettative.