Quell’immenso, gigantesco genio che fu Nikola Tesla costruì una torre, la Wardenclyffe Tower, nel bel mezzo di Long Island: una installazione, diceva, in grado di trasmettere l’elettricità senza bisogno di fili.
Il progetto (con annesso misterioso incendio) naufragò tra mille misteri nonostante Tesla avesse trasmesso già in altri esperimenti energia a distanza, e da allora il progetto fu accantonato.
Più di un secolo dopo è ancora caccia grossa: grandi compagnie (Toyota, Intel, Samsung, Foxconn) e piccole startups (WiTricity, ProxybyPower) hanno moltiplicato gli sforzi per raggiungere lo storico traguardo, quello di trasmettere l’elettricità attraverso i campi magnetici.
Qualcosa è già visibile ed in commercio: c’è tutta una serie di accessori a bassa efficienza che permettono di ricaricare un dispositivo senza collegarlo a cavi (penso a piccoli ‘tappeti’ sui quali poggiare un cellulare o un rasoio).
Il prossimo passo è facile da prevedere: ricaricare un oggetto senza bisogno di ‘appoggi’: è la strada che percorre WiTricity, un’azienda (titolare esclusiva del brevetto) che utilizza la risonanza magnetica per spostare l’energia attraverso l’atmosfera. Funziona proprio così: due dispositivi ‘risuonano’ alla stessa frequenza in modo da far fluttuare in modo molto preciso un’onda magnetica tra loro. Un dispositivo può essere sistemato in una presa elettrica di casa ed essere in grado di ricaricare un’auto elettrica che si trova in garage. Una portata impressionante secondo Eric Giler, il CEO dell’azienda: 3.300 watts senza apprezzabili perdite.
Veniamo ai dubbi, o alle dolenti note se preferite: è sicuro?
Secondo Giler, muovendosi come le onde del magnetismo terrestre, l’elettricità inviata senza fili non danneggia gli umani: sarebbe ben al di sotto dei limiti di magnetismo imposti dalla legge.
Entro quanto tempo sarà diffusa la witricity?
Le applicazioni sono tutte in fase di test, ma potrebbero raggiungere il mercato entro il prossimi tre anni.
Non servono fili per essere elettrizzati da questa novità.
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