L’esercito americano sta sviluppando un dispositivo portatile di riconoscimento facciale. Non uno qualunque: questo è in grado di identificare gli individui a un chilometro di distanza.
Il SOCOM, Comando USA per le operazioni speciali, ha sviluppato questo sistema di riconoscimento facciale. Il suo nome è Advanced Tactical Facial Recognition at a Distance Technology.
L’occhio implacabile
Le ricerche, iniziate nel 2016, hanno prodotto già nello scorso dicembre un prototipo funzionante. Ora si avviano allo sviluppo di una versione per l’impiego sul campo.
Inizialmente progettata per l’uso portatile, questa tecnologia viene ora modificata per essere utilizzata anche dai droni.
Un estratto della ricerca
OBIETTIVO. Sviluppare e dimostrare tecnologie innovative avanzate di riconoscimento tattico del viso a una distanza compresa tra 650 metri e 1 chilometro. Migliorare la consapevolezza della situazione tattica e supportare l’identificazione positiva delle persone di interesse.
DESCRIZIONE. Il SOCOM richiede la capacità di identificare le persone ostili con un alto grado di accuratezza in un breve periodo di tempo. Gli algoritmi emergenti di riconoscimento facciale avanzato stanno dimostrando prestazioni migliorate, anche quando si confrontano con immagini facciali non ideali (visi coperti, barbe, bandana, hijab).
FASE I: Condurre uno studio approfondito di fattibilità tecnologica, compresa un’analisi dei fattori tecnici critici. Lo studio punta a identificare e dimostrare tecnologie prototipo e scalabilità necessaria a ottenere una versione portatile.
FASE II: in questo secondo step si deve sviluppare un progetto in tutti i suoi dettagli. Condurre inoltre una dimostrazione di prototipo scalabile di tutte le tecnologie comprese nel dispositivo. Viene anche dettagliato punto per punto il percorso di sviluppo del progetto verso una robusta capacità operativa portatile.
FASE III – Applicazioni per entrambi gli usi: le tecnologie di riconoscimento facciale a lungo raggio vengono introdotte e adoperate. Il campo di applicazione è duplice. In parte il Dipartimento della Difesa, in parte le forze dell’ordine e della sicurezza.
Riconoscimento facciale, non ci sarà più un drone che sbaglia un colpo
Sintetizzo: siamo alla vigilia della Fase III. Presto, come nei film di James Bond che ci sembravano fantascienza, da un piccolo aereo telecomandato si potranno identificare persone da un chilometro di distanza. Nome, cognome e altri dati identificativi renderanno i droni e i controlli implacabili.