La tecnologia, testata su pazienti con epilessia a cui erano già stati impiantati elettrodi, è attualmente limitata a 30-50 frasi.
L’idea di comunicare attraverso un’interfaccia cervello-macchina è qualcosa che si è trasformato da fantascienza a “proof of concept” in meno di vent’anni. Un nuovo studio pubblicato su Nature Neuroscience mostra che qualcuno ha fatto il piccolo passo successivo usando l’AI per interpretare l’attività cerebrale e tradurla in frasi. In pratica: i vagiti di una lettura del pensiero.
“Non ci siamo ancora arrivati del tutto, ma pensiamo che questa potrebbe essere la base di una protesi per il linguaggio”, dice Joseph Makin dell’Università della California, San Francisco.
Lo studio
Ognuno dei quattro partecipanti utilizzati nello studio aveva una storia di convulsioni epilettiche. Per questo aveva già elettrodi impiantati nel cranio per monitorare questa attività. I ricercatori hanno usato quegli stessi elettrodi per monitorare l’attività cerebrale mentre venivano lette ad alta voce 50 frasi predeterminate, fornendo dati per la decodifica della rete neurale.
Le frasi erano molto diverse nel contesto e nella costruzione: da “Tina Turner è una cantante pop”, a “la donna tiene in mano una scopa” passando per “un uccellino osserva la confusione”. Inequivocabilmente facili da distinguere tra loro, insomma.
La lettura dell’attività cerebrale e l’audio delle frasi pronunciate sono stati immessi in un algoritmo. L’algoritmo ha imparato a riconoscere come si sono formate le parti del discorso.
I risultati iniziali erano altamente imprecisi, ed errori marchiani si susseguivano. Ad esempio, interpretando l’attività cerebrale generata dalla frase “indossava calde tute di lana soffice” veniva fuori “l’oasi era un miraggio”.
L’intelligenza artificiale ha aiutato il sistema ad apprendere, fino a fargli effettuare traduzioni con molti meno errori. Oggi l’attività cerebrale in risposta alla frase “la scala è stata utilizzata per salvare il gatto e l’uomo” è interpretata come “quale scala verrà utilizzata per salvare il gatto e l’uomo “. Quasi identica.
Se si tenta di uscire dalle 50 frasi utilizzate la decodifica peggiora molto
Joseph Makin
Verso la lettura del pensiero?
L’AI usata nello studio sta imparando a decodificare singole parole, non solo le frasi complete, il che rende più probabile la decodifica accurata dei discorsi in nuove frasi future.
Il programma ha anche aumentato la sua precisione quando si passa da un partecipante all’altro. Questo dimostra anche plasticità nell’apprendimento da più persone.
Sebbene essere in grado di interpretare frasi limitate sia un passo avanti, è ancora molto lontano dal padroneggiare il linguaggio nel suo insieme, ammettono gli autori.
Tuttavia, questo è un risultato significativo. Una intelligenza artificiale è stata in grado di interpretare il discorso già bene dopo meno di un’ora.
Abbiamo raggiunto livelli di precisione che non sono stati raggiunti finora
Ho idea che la lettura del pensiero sia solo questione di tempo. Non è più un “se”: è un “quando”.